Battaglia social tra Selvaggia Lucarelli e la madre di Fedez

- L'arresto di diciotto esponenti di spicco delle tifoserie milanesi, accusati di associazione per delinquere, estorsione e lesioni, ha scatenato un acceso dibattito sui social media. Tra i nomi coinvolti figurano Christian Rosiello, guardia del corpo del rapper Fedez, e Luca Lucci, amico del cantante. Selvaggia Lucarelli, nota giornalista e opinionista, ha colto l'occasione per criticare Fedez, pubblicando una storia su Instagram in cui sottolineava l'inaugurazione, da parte del rapper, di una casa per l'accoglienza di piccoli pazienti oncologici e delle loro famiglie, nata dalla ristrutturazione di un bene confiscato alla criminalità organizzata.

La Lucarelli ha insinuato che Fedez, all'anagrafe Federico Lucia, fosse più interessato a fare beneficenza per i fotografi che a prendere le distanze dai suoi amici coinvolti nell'inchiesta. La risposta di Annamaria Berrinzaghi, madre e manager del rapper, non si è fatta attendere. In un botta e risposta via social, la Berrinzaghi ha replicato con un tono provocatorio: "Se vuoi ti insegno come si fa". Questo scambio di battute ha acceso ulteriormente gli animi, portando la questione sotto i riflettori mediatici.

L'inchiesta della Procura di Milano ha messo in luce i legami tra alcuni esponenti delle tifoserie e il mondo dello spettacolo, sollevando interrogativi sulla natura di queste relazioni. La Lucarelli, nelle sue storie Instagram, ha evidenziato come Fedez, pochi giorni prima degli arresti, fosse impegnato in attività benefiche, insinuando una sorta di doppio gioco da parte del rapper. La Berrinzaghi, d'altro canto, ha difeso il figlio, sottolineando l'importanza delle sue iniziative benefiche e respingendo al mittente le accuse della giornalista.

Questo scontro social ha messo in evidenza le tensioni esistenti tra il mondo dello spettacolo e quello delle tifoserie organizzate, con implicazioni che vanno ben oltre il semplice botta e risposta tra due figure pubbliche. La vicenda ha sollevato domande sulla responsabilità delle celebrità nei confronti delle loro amicizie e sui limiti della beneficenza come strumento di immagine pubblica.

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