Stellantis e la crisi dell'auto in Italia

- La crisi dell'auto in Italia non conosce fine. Stellantis, il colosso automobilistico franco-italiano, ha annunciato la sospensione della produzione della Fiat 500 elettrica a Mirafiori per quattro settimane. La decisione è stata presa a causa dei bassi ordinativi in Europa. Questo stop è solo l'ultimo segnale di un mercato che non decolla per diverse ragioni.

Il segretario della Fiom, Michele De Palma, ha commentato duramente la situazione, accusando la proprietà di Stellantis di privilegiare la rendita finanziaria rispetto agli investimenti industriali. Secondo De Palma, l'interesse pubblico generale è stato ceduto agli interessi privati di una famiglia che ha scelto la finanziarizzazione al posto degli investimenti di industria.

La situazione a Mirafiori è emblematica della crisi del settore. Un tempo, lo stabilimento produceva mille auto al giorno; oggi, forse mille al mese. Fabrizio Giugiaro, CEO di Gfg Style e figlio del celebre designer Giorgetto Giugiaro, ha espresso il suo disappunto per la situazione attuale. Giugiaro ha ricordato come, otto anni fa, un produttore asiatico interessato a investire a Torino sia stato scoraggiato dalle istituzioni e dai sindacati locali. La burocrazia e la paura hanno fatto il resto, facendo scappare l'investitore.

La crisi dell'auto in Italia è aggravata dalla mancanza di una visione strategica a lungo termine. La chiusura estiva di Stellantis e i successivi stop alla produzione sono solo la punta dell'iceberg. La mancanza di investimenti in ricerca e sviluppo, unita a una politica industriale poco lungimirante, ha portato il settore a una situazione di stallo.

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