Il viaggio di Julian Assange verso la libertà

Julian Assange, il noto giornalista australiano e fondatore di Wikileaks, è finalmente libero. Dopo anni di prigionia, Assange può finalmente assaporare la libertà, tornando in Australia come uomo libero dopo oltre un decennio di battaglie con gli Stati Uniti.

Assange è stato imprigionato per 14 anni per aver rivelato informazioni che dimostrano crimini di guerra da parte dell'esercito USA. Attraverso la piattaforma WikiLeaks da lui fondata, ha pubblicato migliaia di documenti militari secretati. Questo ha portato a molte accuse, arresti e carcere, ma alla fine, Assange ha patteggiato e ora è libero.

In occasione del suo 53° compleanno e della sua liberazione, Free Assange Italia, insieme ad altri enti, organizza una serie di eventi in diverse città d'Italia per festeggiare il coraggio, l'integrità e la resistenza di Julian Assange. Questi eventi sono un promemoria che la lotta per la libertà di stampa deve continuare e che il caso Assange rimane una "intimidazione" per qualunque giornalista osi sfidare la disinformazione, la propaganda e i crimini di guerra dell'Occidente.

Avrebbe dovuto essere deliberato il conferimento della cittadinanza onoraria della città di Savona a Julian Assange. Tuttavia, la pratica è stata rinviata in seguito alla scarcerazione di Assange lo scorso 24 giugno.

Julian Assange torna da uomo libero in Australia. Per molto tempo è stato considerato uno dei simboli della lotta per la libertà di stampa, almeno fino a quando non ha ritoccato il suolo del suo Paese natale.

Julian Assange è libero. Dopo anni di prigione può finalmente assaporare la libertà. Ma è davvero al sicuro? E che cosa insegna la sua vicenda umana e giornalistica? Queste sono le domande che rimangono aperte e che continueranno a stimolare il dibattito sulla libertà di stampa e il ruolo dei giornalisti nel mondo moderno.

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