"Burattino di Putin", "amico di Trump": le ombre che restano su Assange

Burattino di Putin, amico di Trump: le ombre che restano su Assange
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Corriere della Sera ESTERI

Julian Assange è un uomo libero, evviva la libertà. Nel giorno del suo patteggiamento con la giustizia americana è utile dissipare il gigantesco equivoco su questo personaggio. Il mito di Assange, l’adorazione di WikiLeaks, fanno parte di una gigantesca impostura che ha obnubilato l’Occidente in una fase recente e cruciale della nostra storia. La leggenda del suo martirio si mescola e si confonde con le campagne di disinformazione manovrate da Vladimir Putin e Xi Jinping (Corriere della Sera)

Su altre testate

La fine della prigionia di Julian Assange, fondatore di Wikileaks, scarcerato lunedì 24 giugno nella notte dal penitenziario di massima sicurezza di Belmarsh nel Regno Unito, si deve a un accordo concluso con il Dipartimento di Stato americano. (WIRED Italia)

La scarcerazione, anche se l’iter giudiziario non è concluso, è avvenuta ieri dopo il raggiungimento di un accordo tra il Dipartimento della giustizia statunitense e Assange. (articolo21)

Di Euronews Julian Assange è un uomo libero dopo che la corte di Saipan ha accettato il patteggiamento. Si chiude il calvario giudiziario lungo 14 anni per il fondatore di Wikileaks. Il suo jet ha lasciato le Marianne settentrionali ed è in viaggio verso l'Australia (Euronews Italiano)

Assange è libero, ma deve archiviare il suo Wikileaks

Per Jannik Sinner è un periodo particolarmente fortunato, ma l’ammissione fa spavento: per chi gli sta vicino è un vero incubo (Rompipallone – News sul calcio nazionale e internazionale)

Neanche una parola da Julian Assange. Ancora sotto lo choc esistenziale di una libertà riconquistata dopo quattordici anni kafkiani, il giornalista-hacker che forse più di ogni altro ha smascherato la doppia morale dei “nostri valori” – gli stessi nel nome dei quali si bombarda/invade/cambiano regimi/insediano fantocci – parlerà più avanti, «quando vorrà lui», perché «ha bisogno di riprendersi», come ha detto ai fotografi e sostenitori assiepatile davanti la moglie avvocata Stella ieri a Canberra. (il manifesto)

Un bacio da film alla moglie Stella e il pugno alzato, appena sceso dall’aereo a Canberra, hanno chiuso i quattordici anni della persecuzione di Julian Assange e WikiLeaks. Il fondatore di WikiLeaks aveva 39 anni, la prossima settimana ne compirà … (Il Fatto Quotidiano)