Scossone in casa Campari, si dimette il CEO dopo soli 5 mesi

- MILANO - Matteo Fantacchiotti, CEO di Campari, ha rassegnato le dimissioni dopo soli cinque mesi dalla sua nomina. La notizia ha scosso il mercato, con il titolo dell'azienda che ha chiuso le contrattazioni con un calo di circa l'8%, scendendo sotto la soglia psicologica dei 7 euro, una quotazione che non si vedeva dal 2020.

Fantacchiotti, definito un "camparista doc", era stato selezionato dal suo predecessore Bob Kunze-Concewitz dopo una lunga ricerca e un adeguato training interno. La sua nomina ad aprile aveva suscitato grandi aspettative, ma la sua decisione di lasciare l'incarico per motivi personali ha colto tutti di sorpresa.

Il gruppo Campari, noto per i suoi aperitivi e liquori, si trova ora a dover affrontare una fase di incertezza. Le dimissioni di Fantacchiotti arrivano in un momento delicato per l'azienda, che sta cercando di consolidare la sua posizione nel mercato globale delle bevande alcoliche. La ricerca di un nuovo CEO è già iniziata, ma il processo potrebbe richiedere tempo e risorse significative.

La situazione attuale solleva interrogativi sul futuro di Campari e sulla sua capacità di mantenere la leadership nel settore. La volatilità del titolo in borsa riflette le preoccupazioni degli investitori riguardo alla stabilità del management e alla strategia aziendale. La sfida per il prossimo CEO sarà quella di ristabilire la fiducia degli azionisti e guidare l'azienda verso una nuova fase di crescita.

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