Borse europee in rosso, petrolio in rialzo

- Le principali borse europee, tra cui Piazza Affari, hanno chiuso la giornata in negativo, influenzate dai timori di un'escalation del conflitto in Medio Oriente. La situazione geopolitica, già tesa, è peggiorata ulteriormente dopo l'attacco missilistico perpetrato da Teheran contro Tel Aviv e Gerusalemme, che ha spinto Israele a preparare un blitz in Iran. La Casa Bianca, tuttavia, ha chiarito che non supporterà alcun attacco su obiettivi nucleari, cercando di mitigare le tensioni.

Nel frattempo, il prezzo del petrolio ha continuato a salire, rafforzato dalle crescenti tensioni nella regione. Il Brent del Mare del Nord ha guadagnato poco meno del 2%, attestandosi a 75,34 dollari al barile, mentre il WTI (light crude statunitense) ha segnato un progresso del 2,12%, raggiungendo i 71,58 dollari al barile. Questo aumento dei prezzi del petrolio ha avuto ripercussioni sui mercati finanziari, contribuendo al calo degli indici azionari.

In Europa, gli indici PMI servizi hanno mostrato segnali di debolezza. L'indice dell'Eurozona è sceso a settembre a 51,4 punti, rispetto ai 52,9 punti di agosto, mentre quello dell'Italia è calato a 50,5 punti dai 51,4 punti di agosto. Questi dati hanno ulteriormente appesantito i listini europei, già zavorrati dai timori geopolitici.

A Milano, tra i titoli più colpiti, spicca Stellantis, che ha registrato una performance negativa, mentre Telecom Italia ha brillato, distinguendosi in un contesto generale di ribassi. Anche altre borse europee, come Francoforte, Londra e Parigi, hanno chiuso in rosso, riflettendo l'incertezza e la preoccupazione degli investitori.

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