L'Italia accelera verso il futuro: il nuovo decreto sulle terre rare

Le terre rare, un gruppo di 17 elementi chimici della tavola periodica, sono fondamentali per la tecnologia moderna. Questi elementi sono utilizzati in una vasta gamma di dispositivi, tra cui smartphone, veicoli elettrici, turbine eoliche e molti altri dispositivi ad alta tecnologia. Negli ultimi anni, la loro importanza strategica è cresciuta esponenzialmente, rendendole un focus centrale per le politiche industriali e tecnologiche globali.

Nel sottosuolo della Sicilia si nascondono 5 delle 34 materie prime "critiche" dichiarate dall’Unione Europea come terre rare. Di queste, 17 sono definite anche strategiche per l’industria del Continente e in gran parte fino ad oggi vengono importate da Paesi extraeuropei come Cina, Sud America, India e Paesi africani. Questi materiali strategici sono indispensabili per la produzione di molti componenti.

Il Governo italiano ha recentemente varato un Decreto legge sulle materie prime critiche. Questo decreto prevede normative strategiche atte a velocizzare l’apertura di nuove miniere, con l'obiettivo di procedere all’estrazione di terre rare. Questa è una netta svolta che mira a disciplinare i processi di estrazione, lavorazione e riciclo, in nome della transizione energetica e digitale.

Con questo decreto, l’Italia tenta di guardare avanti, supportando anche il settore aerospaziale. Questa mossa rappresenta un passo importante per l'Italia nel mercato in crescita delle terre rare, posizionandola come un attore chiave nella "corsa al futuro".

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