Attacco massiccio in Ucraina: infrastrutture energetiche nel mirino

Nella notte, l'Ucraina è stata teatro di un nuovo e massiccio attacco russo. Missili e droni si sono abbattuti su tutto il territorio, con Mosca che ha mirato principalmente alle infrastrutture energetiche. In totale, 80 ordigni sono stati lanciati su Odessa, Leopoli e Kyiv, la capitale ucraina, dove una centrale elettrica è stata distrutta.

Le unità di difesa aerea ucraine hanno risposto prontamente all'offensiva, riuscendo a distruggere 16 dei 17 droni di tipo Shahed lanciati dalla Russia. Secondo quanto riferito dall'Aeronautica Militare di Kiev, i droni russi sono stati lanciati da Capo Chauda, in Crimea, e sono stati intercettati nelle oblast di Mykolaiv, Odessa, Kherson, Dnipropetrovsk, Vinnytsia e Khmelnytskyi.

La Russia ha intensificato la sua azione contro le centrali elettriche ucraine, utilizzando un missile guidato Kh-59, lanciato dall'oblast di Donetsk. Questo missile da crociera subsonico per aerei tattici, denominato Kh-69, rappresenta la nuova arma russa contro le centrali elettriche di Kiev.

A seguito di una serie di raid russi, questa mattina 399 insediamenti sono rimasti senza elettricità. I blackout si sono verificati negli oblast di Dnipropetrovsk, Donetsk, Sumy, Kharkiv e Kherson, come ha reso noto la compagnia statale Ukrenergo. L'operatore ha chiesto di limitare l'uso degli apparecchi che consumano energia dalle 19 alle 21, per alleggerire un po' la rete.

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