Il Fatto Quotidiano 18/04/2020
L’unico limite per la Cassazione – valido sia per i credenti che per i non credenti – è quello di non offendere “la fede altrui”. Sia il Tribunale di Roma nel 2015 che la Corte di Appello capitolina con verdetto emesso il 23 marzo 2018, avevano “convalidato” il divieto d’affissione. Per questo la Giunta comunale il 29 agosto 2013 aveva detto “no” ai manifesti, bocciando la richiesta presentata dall’Unione il 31 luglio.
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