Lo ha rivelato il capo della Procura DDA di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, nel corso della conferenza stampa tenuta in Questura a Reggio Calabria per illustrare i dettagli sull'operazione «Nuova Narcos Europea» Lo conferma anche l’inchiesta odierna della Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria, guidata da Giovanni Bombardieri, coordinata dall’aggiunto Calogero Paci ed eseguita dal personale della polizia di Stato di Reggio Calabria…
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Prima di diventare il capo incontrastato di una delle più potenti cosche di ‘ndrangheta del mondo, egemone nella piana di Gioia Tauro, snodo del traffico internazionale di cocaina, Rocco Molè, 26 anni, terza, forse quarta, generazione di un casato mafioso che ha scritto la storia della più potente organizzazione criminale del mondo, aveva trascorso tre mesi a Torino con l’associazione Libera contro le mafie
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Ma il sospetto che mai fosse riuscito a tranciare il legame con le radici mafiose del casato a cui apparteneva, aleggiava come un fantasma su quella promessa di redenzione: «Poteva cambiare, ma è stato risucchiato nel vortice della sua famiglia», dicono al quartier generale dell’associazione, a Torino Chi lo ha visto a Torino, all’opera nel progetto «Liberi di scegliere» governato dall’associazione Libera contro le mafie fondata da don Luigi Ciotti, dice che era un ragazzo…
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Doveva diventare il capo, Rocco Molè. Per Rocco Molè il tribunale dei minori aveva disposto il procedimento alternativo della “messa alla prova”. Lo era stato anche per il giovane Rocco Molè, classe 95, ma senza l’esito sperato. Tra i dialoghi all’attenzione della Pg ce n’è uno tra Antonino Pesce, classe 93 e Rocco Molè Quello è l’anno dell’uccisione di suo zio, Rocco Molè.
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Non è bastata infatti la parentesi con Libera di don Ciotti per recidere i legami con la famiglia, per allontanarlo da quelle dinamiche e fargli cambiare vita. "A questo giovane la 'nrangheta ha confiscato la vita", sono le parole, durissime, di don Ciotti a La Stampa. Se no entro dentro casa e gli taglio il cuore", dice Rocco Molè intercettato mentre parla del recupero sfumato di un carico di cocaina al porto di Livorno
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Il clan Molè, secondo la Dda reggina, si sarebbe allargato nelle regioni del Nord, in particolare in Lombardia, dove avrebbe impiantato i metodi classici della ‘ndrangheta, con mire espansionistiche sulla Svizzera Rocco Molè, 26 anni, indicato dagli inquirenti come capo dell’omonimo clan ‘ndranghetista nell’ambito del blitz che stamani ha portato all’arresto di oltre 100 persone in tutta Italia (36 dei quali disposti dalla…
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Lo ha il prefetto Francesco Messina, Direttore centrale anticrimine, durante la conferenza stampa dell’operazione “Nuova Narcos Europea” contro la cosca Molé, condotta dalla squadra mobile e dallo Sco con il coordinamento della Dda di Reggio Calabria. Ha ricoperto un ruolo a 360 gradi nonostante la giovane età che il blasone di appartenenza gli ha consentito di continuare – “Questa è stata una cosca che è riuscita a portare in Italia oltre una tonnellata di cocaina
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È proprio Rocco Molé uno dei principali indagati arrestati stamattina dalla squadra mobile e dallo Sco nell’ambito della maxi operazione coordinata, oltre che dalla Dda di Reggio, da quelle di Firenze e Milano. Rocco Molé, figlio del boss Girolamo ‘Mommo” Molè, però non ce l’ha fatta, è ritornato a Gioia Tauro e, a soli 26 anni, è il nuovo boss dell’omonima cosca e dell’organizzazione di narcotrafficanti.
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Il clan Molè, secondo la Dda reggina, si sarebbe allargato nelle regioni del Nord, in particolare in Lombardia, dove avrebbe impiantato i metodi classici della 'ndrangheta, con mire espansionistiche sulla Svizzera Molè, alla morte dello zio omonimo Rocco, assassinato nel 2008 nell'ambito di un conflitto interno con gli alleati storici Piromalli, decise di lasciare il programma per rientrare nell'ambiente criminale per dedicarsi…
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