Faraone in accappatoio prende di mira Schifani, la performance apre la crisi al Comune di Palermo

- L'equivoco va risolto al più presto. Gli alleati di centrodestra hanno messo il sindaco di Palermo Roberto Lagalla in un angolo: i renziani abiurino o escano dalla giunta. Il meccanismo innescato dall'intervento durissimo alla Camera di Davide Faraone contro il governatore Renato Schifani, ribadito con toni anche più duri nel corso di una conferenza stampa in accappatoio, sembra spingere verso un inevitabile rimpasto al Comune di Palermo.

Varchi: «Italia Viva incompatibile con il centrodestra al governo di Palermo, si adotteranno scelte consequenziali» «Le pretestuose polemiche e i siparietti a favore di telecamera di Faraone nei confronti del Presidente della Regione Siciliana sono infondati nel merito e pongono un tema di metodo. Le sfide che la nostra terra è chiamata a vincere, grazie alla fruttuosa sinergia tra Governo Schifani e Governo Meloni, necessitavano di soluzioni straordinarie come i poteri commissariali che consentiranno di colmare ritardi ultra decennali».

Di Pasquale (Pd): «Il governatore Schifani accusa i deputati nazionali dell’opposizione dicendo che sono terrorizzati dal fatto che il suo governo sarebbe ‘pronto a risolvere il problema dei rifiuti’. È proprio la tempistica che ci terrorizza: dopo sette anni di governo questa destra parla ancora in termini di prospettiva per la risoluzione del problema dei rifiuti declinando i tempi al futuro, quando invece dovrebbe dare soluzioni immediate».

Lagalla, invece, difende Schifani e la nomina a commissario: «Allineati alle politiche della Regione.

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