Kickl senza alleati, popolari e socialisti uniti per la cancelleria

- Herbert Kickl, leader del partito austriaco Fpö, ha raggiunto un traguardo storico, superando il suo mentore Jörg Haider. Con un'ideologia radicale, identitaria e nazionalista, Kickl ha portato il Fpö a diventare il primo partito in Austria, conquistando quasi il 29% dei voti. Questo risultato, superiore al 26,9% ottenuto da Haider nel 1999, rappresenta una svolta significativa nella politica austriaca.

Nonostante il successo elettorale, il Fpö si trova ora di fronte a una sfida cruciale: formare una coalizione di governo. I popolari e i socialisti, infatti, hanno già escluso qualsiasi alleanza con il partito di Kickl, creando un cordone sanitario intorno alla destra radicale. Questa situazione ricorda quanto accaduto in altri paesi europei, dove partiti simili hanno ottenuto vittorie elettorali ma sono stati poi esclusi dal governo.

Matteo Salvini, leader della Lega, ha espresso grande soddisfazione per la vittoria del Fpö, definendo Kickl un alleato prezioso. Salvini ha annunciato che il leader austriaco sarà presente alla prossima adunata leghista a Pontida, sottolineando l'importanza di questa collaborazione internazionale tra movimenti di destra. Tuttavia, Antonio Tajani, esponente di Forza Italia, ha criticato duramente il Fpö, parlando di "rigurgiti neonazisti" e ribadendo la necessità di mantenere una distanza politica da tali forze estremiste.

La vittoria del Fpö ha avuto ripercussioni anche a livello europeo, suscitando reazioni contrastanti tra i vari leader politici. Mentre alcuni vedono in questo risultato un segnale di allarme per la crescita dei movimenti nazionalisti, altri ritengono che sia un'opportunità per rivedere le politiche migratorie e di sicurezza dell'Unione Europea.

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