Lupo meno protetto, cosa cambia davvero

- Il Consiglio europeo ha approvato la riduzione dello status di protezione del lupo, passando da specie particolarmente protetta a specie protetta. Questa decisione, sostenuta dalla maggioranza qualificata dei rappresentanti permanenti degli Stati membri presso l'UE, è stata presa per consentire una maggiore flessibilità nella gestione dei conflitti tra lupi e attività umane, in particolare l'allevamento. La proposta, avanzata dalla Commissione europea a dicembre scorso, ha trovato il sostegno della maggioranza, con due paesi contrari e quattro astenuti.

Luigi Boitani, esperto di lupi, ha chiarito che questa modifica non implica che da domani sarà possibile sparare ai lupi. La riduzione dello status di protezione è vista come un primo passo per tutelare le attività zootecniche, soprattutto nelle regioni montane. Silvia Calligaro, vice presidente della Provincia di Belluno e delegata all'agricoltura, ha sottolineato l'importanza di questa decisione per salvaguardare le attività degli allevatori, inclusi gli hobbisti che mantengono pulite le terre alte.

La decisione ha suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, gli allevatori vedono in questa modifica una possibilità di continuare le loro attività senza dover affrontare i crescenti conflitti con i lupi. Dall'altro, gli ambientalisti e le associazioni per la protezione degli animali considerano questa decisione inaccettabile. L'ENPA ha definito vergognosa l'approvazione della modifica dello status di conservazione del lupo nella Convenzione di Berna.

La riduzione dello status di protezione del lupo è stata giustificata dall'aumento della popolazione di questi animali e dai conseguenti conflitti con le attività umane. La flessibilità concessa alle autorità competenti permetterà una gestione più efficace di questi conflitti, cercando di bilanciare la protezione dei lupi con le esigenze degli allevatori. Tuttavia, è importante ricordare che la modifica dello status di protezione non significa che i lupi potranno essere cacciati indiscriminatamente. Le autorità dovranno comunque rispettare le normative vigenti e garantire che le misure adottate siano proporzionate e giustificate.

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