Caso Sinner, La WADA Presenta Ricorso al TAS

- Il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna ha recentemente annunciato l'avvio del procedimento relativo all'appello presentato dall'Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) contro la decisione del Tribunale Indipendente dell'Agenzia Internazionale per l'Integrità del Tennis (ITIA). Quest'ultimo, il 19 agosto, aveva assolto il tennista italiano Jannik Sinner dalle accuse di violazione delle norme antidoping, non comminando alcuna squalifica in quanto ritenuto privo di colpa o negligenza per la presenza di metaboliti del Clostebol rilevata in due occasioni.

La WADA, tuttavia, non ha accettato la sentenza e ha deciso di ricorrere al TAS, chiedendo una sanzione che preveda un periodo di ineleggibilità compreso tra uno e due anni, oltre alla conferma della squalifica dei risultati ottenuti da Sinner a Indian Wells. La decisione del Tribunale Indipendente dell'ITIA si basava sull'articolo 10.5 del Programma Anti-Doping dell'ITF (TADP), che prevede l'assenza di squalifica in caso di totale assenza di dolo o negligenza da parte dell'atleta.

Il caso ha suscitato notevole interesse nel mondo del tennis, soprattutto per la figura di Jannik Sinner, giovane promessa del tennis italiano e internazionale. La vicenda ha avuto inizio lo scorso marzo, quando Sinner è risultato positivo al Clostebol, una sostanza proibita, in due test antidoping. Nonostante ciò, il Tribunale Indipendente dell'ITIA ha ritenuto che il tennista non avesse alcuna responsabilità diretta nella presenza della sostanza nel suo organismo, assolvendo così l'atleta da ogni accusa.

Andy Roddick, ex numero uno del tennis mondiale, ha espresso la sua previsione riguardo al caso, affermando che Sinner potrebbe essere squalificato per sei mesi. Tuttavia, la WADA ha richiesto una sanzione più severa, ritenendo che la decisione del Tribunale Indipendente dell'ITIA non fosse adeguata alla gravità della violazione.

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