Nella notte del 6 febbraio un devastante terremoto ha colpito oltre 10 provincie nelle regioni sudorientali della Turchia ed il nord della Siria con successive forti scosse di assestamento che hanno ulteriormente aggravato i danni già ingenti. Il numero dei morti e dei feriti aumenta di ora in ora: sono migliaia e migliaia le persone sotto le macerie nelle zone più colpite dalla potenza distruttiva delle scosse.
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Terremoto Turchia, le immagini della situazione a Gaziantep dopo il sisma 13 febbraio 2023 (Agenzia Vista) Gaziantep 13 febbraio 2023 Palazzi distrutti, soccorsi a lavoro per cercare sopravvissuti dopo il forte terremoto che ha colpito la Turchia ed in particolare Gaziantep, l’epicentro del sisma nel sud della Nazione. / Ebs Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
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La Presidenza rinnova «profonda partecipazione alle sofferenze e ai problemi delle popolazioni di Turchia e Siria» di Andrea Regimenti Agensir «Il mio pensiero va, in questo momento, alle popolazioni della Turchia e della Siria duramente colpite dal terremoto, che ha causato migliaia di morti e di feriti. Con commozione prego per loro ed esprimo la mia vicinanza a questi popoli, ai familiari delle vittime e a tutti coloro che soffrono per questa devastante calamità.
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La moglie di Atsu: "Servono le attrezzature per estrarlo dalle macerie. Il tempo sta per scadere" Claire Rupio, moglie di Christian Atsu, ha rilasciato un'intervista alla BBC, lanciando un appello: "Chiedo al club Hatayspor, alle autorità turche e al governo britannico di inviare attrezzature per estrarre le persone dalle macerie, in particolare il mio partner e padre dei miei figli. Prego ancora e credo che sia vivo.
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«Partiamo per dare soccorso a 25 minori rimasti soli». Ha per epicentro Gaziantep il sisma di magnitudo 7,8 che tra domenica notte e lunedì ha distrutto intere città della Turchia sud orientale e della Siria provocando (stima provvisoria) almeno 21 mila vittime. A Kilis, 44 km a est, l'apocalisse ha in parte risparmiato le case. Ma nella città al confine con la Siria, corridoio di profughi, una nuova umanità dolente è in arrivo.
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AGGIORNAMENTO: 10 febbraio 2023 Giovedì 9 febbraio 2023, a seguito dei terremoti che lunedì scorso hanno colpito la Turchia e la Siria, si sono superate le 20.000 vittime. Decine di migliaia di persone sono rimaste ferite e centinaia di migliaia hanno perso la casa. I due comitati di soccorso formati dai Testimoni di Geova continuano a dare aiuto pratico e a collaborare con le operazioni di ricerca e soccorso (Galati 6:10).
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Il numero dei morti nel terremoto che il 6 febbraio ha colpito la Turchia e la Siria ha superato i 16.000, secondo fonti ufficiali e mediche, mentre continua il lavoro dei soccorritori in un freddo glaciale. Le vittime accertate in Turchia sono 16.035, 3.126 quelle in Siria. Altissimo anche il numero dei feriti. Stando alle prime ricostruzioni sono almeno 62.914. Lo rende noto l’agenzia per le emergenze e i disastri di Ankara (Afad), come riporta la tv di Stato Trt.
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Reuters A ormai oltre 76 ore dal violento terremoto che, nella notte del 6 febbraio, ha fatto tremare la Turchia meridionale e la Siria settentrionale, il bilancio delle vittime supera i 16mila morti e 60mila feriti. Secondo le autorità governative e sanitarie, sono morte 12.873 persone in Turchia e 3.162 in Siria, per un bilancio totale di 16.035 vittime confermate. Nella sola Turchia i feriti sono almeno 62.914, rende noto l'agenzia per le emergenze e i disastri di Ankara (Afad).
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Reuters Aiutare non è mai stato così difficile. Non solo perché ovunque – lungo la faglia sconfinata del sisma fra i più violenti del secolo – ci sono palazzi e case sbriciolate che potrebbero aver imprigionato centinaia di vite ma mancano mezzi, seghe idrauliche, sensori termici, torce e trapani per tentare di salvarle. A rallentare e spesso bloccare del tutto la macchina dei soccorsi ci sono la neve, la mancanza di elettricità e di carburante, le strade diventate voragini o invase dal mare…
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La diga di Atatürk nel sud-est della Turchia è stata danneggiata dal forte sisma che ha colpito il paese. “Qualunque opera di ingegneria civile può essere messa in crisi da un terremoto - ha spiegato a Fanpage.it Iunio Iervolino, professore ordinario di Tecnica delle Costruzioni presso l'Università di Napoli Federico II - quando si progettano strutture come questa, nonostante lo si faccia valutando tutti i possibili rischi ci può sempre…
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Non è più un’operazione di soccorso, ma di recupero. Era questa ieri la frase più ripetuta sui media arabi e turchi. Quasi sussurrata dai corrispondenti sui luoghi del disastro lasciato dal sisma di lunedì mattina tra Siria e Turchia, dietro di loro solo macerie. Trovare dispersi ancora in vita è ormai definito un «miracolo». Ieri però è successo, soprattutto bambini, forse perché – scriveva qualcuno – i corpi più piccoli gli permettono di incunearsi tra le macerie delle loro case.
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Terremoto in Turchia: intera famiglia estratta viva sotto le macerie, il popolo esulta; il Video ANSA Madre e due figlie salvate dopo 33 ore: il cuore di una delle piccole aveva smesso di battere, poi è stata rianimata. Una madre e le sue due figlie sono state estratte vive dalle macerie sotto le quali erano sepolte da circa 33 ore ad Hatay, una delle zone più colpite. Il VIDEO in alto.
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A 48 ore dalla tragedia, è partito il primo convoglio umanitario di Progetto Arca con destinazione Gaziantep, epicentro del sisma in Turchia. Di fronte alle drammatiche immagini del violentissimo terremoto che ha devastato la regione tra il sud della Turchia e il nord della Siria, non possiamo restare a guardare. Cresce di ora in ora il bilancio delle vittime e dei feriti. Sono decine di migliaia le persone rimaste senza casa che si trovano in mezzo alle macerie, tra edifici crollati, sotto pioggia gelata e neve.
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Riflessione sul «dramma tremendo» che ha colpito Turchia e Siria, «enigma che sgomenta e sconcerta, ma che ci provoca a dire e fare qualcosa». Appello alla preghiera e alla generosità di monsignor Mario DELPINI Arcivescovo di Milano Come sostenere la raccolta fondi di Caritas Ambrosiana CON CARTA DI CREDITO ONLINE: www.caritasambrosiana.it IN POSTA C.C.P. n. 000013576228 intestato Caritas Ambrosiana Onlus – Via S. Bernardino 4 – 20122 Milano CON BONIFICO C/C presso il Banco BPM Milano, intestato a…
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/4 Ansa Le mappe sono state dunque realizzate mettendo a confronto varie immagini, prima e dopo il terremoto, ottenute anche con satelliti diversi, dall’ampia schiera delle ‘sentinelle’ europee dotate di differenti strumenti per l’osservazione sia nell’ottico che nelle onde radio, fino ai tanti altri satelliti dei vari paesi europei. La raccolta delle immagini è stata resa difficile dalla copertura nuvolosa che in questi giorni ha interessato le aree colpite dal violento terremoto.
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Marco Guerra – Città del Vaticano Il suono delle sirene delle ambulanze e dei mezzi di soccorso fa da sottofondo alla voce di padre Antuan Ilgit, gesuita, vicario generale del Vicariato apostolico dell'Anatolia, che abbiamo raggiunto telefonicamente mentre coordina l’arrivo dei soccorsi Iskenderun, città portuale turca chiamata Alessandretta nella cultura greca. Una delle località che si trova proprio lungo la faglia in cui si è scatenato il terremoto di magnitudo 7.8.
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"Serve l'aiuto di tutti in queste ore drammatiche per soccorrere le popolazioni della Turchia e della Siria colpite dal violentissimo terremoto. Croce Rossa è pronta a inviare aiuti umanitari e a partecipare ai soccorsi internazionali. Questa raccolta fondi ci consentirà di concentrare nel modo migliore la spinta di tanti ad aiutare. Chiunque può donare e dare il proprio aiuto di fronte a tanta drammatica devastazione.
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Il presidente turco Erdogan ha proclamato 7 giorni di lutto nazionale. Il suolo dell'Anatolia si è spostato di almeno 3 metri. La scossa è stata avvertita fino in Groenlandia. Le vittime ufficiali del sisma fra Turchia e Siria hanno superato quota 7.900, ma sono numeri destinati a crescere: per l'Oms potrebbero essere state colpite 23 milioni di persone, di cui 1,4 milioni di bambini. Tra le migliaia di dispersi c'è anche l'italiano Angelo Zen, che la Farnesina non è riuscita a…
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