Crollo delle borse mondiali: Tokyo e Wall Street in crisi

Lunedì nero per i mercati internazionali, con un crollo delle borse che ha coinvolto Tokyo e Wall Street, alimentando timori di una recessione negli Stati Uniti. La situazione è stata descritta come una "tempesta perfetta" per i mercati globali, con pesanti perdite registrate in tutto il mondo.

Il Nikkei di Tokyo ha subito un colossale crollo del 12,40%, il peggior ribasso dal 1987. Questo ha avuto un effetto domino sui mercati europei, con il Cac40 di Parigi che ha ceduto l'1,61%, il Ftse 100 di Londra che ha perso il 2,16% e il Ftse Mib di Milano che ha lasciato sul terreno il 2,26%.

Secondo gli esperti, le ragioni di questo crollo sono più tecniche che strutturali. Il Fixed Income CIO di RBC BlueBay AM ha commentato che i recenti dati degli Stati Uniti sono coerenti con un atterraggio morbido e non indicano una recessione imminente, a meno che non si verifichi un ulteriore crollo delle azioni che inasprisca le condizioni finanziarie.

Dopo due giorni di forti flessioni, la borsa di Tokyo ha tentato un rimbalzo, chiudendo l'ultima seduta con un guadagno del 10%. Tuttavia, le altre piazze azionarie europee sono rimaste deboli, con Londra che ha registrato un calo dello 0,2%, Francoforte dello 0,3% e Milano dello 0,69%.

I mercati azionari asiatici e dell'area del Pacifico hanno cercato di recuperare dopo l'inizio di settimana pesante. A Tokyo, l'indice Nikkei 225 ha chiuso in rialzo del 10,2%, mentre a Seul il Kospi è cresciuto del 3,8% e il Kosdaq del 6,3%.

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