Maxi blitz antimafia a Catania: arrestato il reggente del clan Cosa nostra

In un'operazione di grande portata, la polizia di Catania ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 25 persone. Queste sono indagate per una serie di reati che includono associazione mafiosa, estorsioni, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, porto e detenzione illecita di armi da sparo, usura e lesioni personali aggravate dall'uso di armi da sparo.

L'indagine riguarda la frangia degli Ercolano e dei Santapaola, che storicamente compongono la famiglia catanese di Cosa nostra. Questo colpo alla mafia catanese ha azzerato il clan Santapaola-Ercolano, cambiando gli equilibri nella mafia etnea.

A Catania e nella sua provincia, due fazioni mafiose si contendono la supremazia: il clan dei Santapaola-Ercolano e quello dei Cappello Bonaccorso. Con l'arresto del reggente del clan Santapaola-Ercolano, è possibile che il clan Cappello-Bonaccorso tenti la scalata ai vertici.

Gli affari principali dei clan sono il traffico e lo spaccio di droga e le estorsioni. Negli anni, queste attività sono tornate ad essere una fonte di guadagno molto importante per le cosche.

L'Operazione Ombra, messa in atto dalla Polizia di Stato su delega della Procura Distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Catania- Direzione Distrettuale Antimafia, ha portato all'esecuzione dell’ordinanza di applicazione di misura cautelare. Questa è stata emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catania a carico di 25 soggetti, 18 dei quali sono stati tradotti in carcere, 5 agli arresti domiciliari e 2 sottoposti all’obbligo di dimora.

Tra i destinatari dell'ordinanza c'è anche Francesco Russo, 51 anni, che secondo la Dda di Catania era diventato il reggente della ‘famiglia’ Santapaola dopo un riassetto dei ruoli apicali dell’organizzazione. Russo preferiva avere un ruolo apparentemente delineato nel mondo della criminalità organizzata, ma le indagini hanno rivelato la sua vera posizione all'interno del clan.