Alluvione a Dubai e il mito del cloud seeding

L'alluvione che ha recentemente colpito Dubai è stata al centro di numerose discussioni. In particolare, si è parlato molto della presunta pratica del "cloud seeding", o inseminazione artificiale delle nubi, come possibile causa dell'evento meteorologico di tale portata. Tuttavia, queste affermazioni sono infondate e contribuiscono a diffondere false informazioni.

La situazione attuale

Dubai, la capitale degli Emirati Arabi Uniti, è stata colpita da forti piogge che hanno causato gravi inondazioni. L'aeroporto internazionale di Dubai è stato bloccato a causa delle piogge record di questa settimana. Tragicamente, tre persone sono morte a causa delle inondazioni. Due donne sono morte soffocate all'interno del loro veicolo durante l'alluvione, mentre un uomo è morto quando il suo veicolo è caduto in una dolina.

Il ruolo del cloud seeding

Il National Center of Meteorology (NMC), l'ente governativo responsabile delle missioni di inseminazione delle nuvole negli Emirati Arabi Uniti, ha smentito l'uso del cloud seeding nei giorni precedenti alla tempesta. L'NCM ha monitorato le forti piogge in arrivo, ma non ha preso di mira alcuna nuvola durante quel periodo, attribuendo quindi la tempesta a fattori naturali.

La necessità di informazioni corrette

È importante sottolineare che la diffusione di false informazioni, come quella relativa al cloud seeding, è dannosa. Queste notizie infondate alimentano un ambiente di complottisti e negazionisti climatici, soprattutto sul web. Pertanto, è fondamentale fare affidamento su fonti affidabili e verificate per comprendere correttamente gli eventi meteorologici e le loro cause.

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