Una “guèra da gnént”... Pürtròp i òmi i'mpàrun poch!

Una “guèra da gnént”... Pürtròp i òmi i'mpàrun poch!
Il Cittadino INTERNO

In occasione del 25 Aprile proponiamo in dialetto brani del libro di Enrico Cipelletti che racconta la guerra vista da un ragazzo Incö 25 aprìl se célebra, tàme ògni an, l’aniversàri d’la liberasiòn d’Italia nel 1945. L’è una fèsta nasiunàl vursüda per cumemurà la liberasiòn d’l’Italia dal nazifascismo, la fin de 5 àni de guèra, d’l’ocupasiòn nazista e del regìme fascìsta. I èn stài àni de tànta suferénsa per tüta l’Italia che la stòria la gh’à da ricurdà sémpor per fà ripét no i stési erùri. (Il Cittadino)

Ne parlano anche altre fonti

“La ricorrenza del 25 aprile è stato quasi sempre un giorno di divisione. La Resistenza invece fu un grande momento di unità del Paese: le Brigate Garibaldi e le Brigate Bianche ( costituite da oltre 65000 cattolici in 180 Brigate) e gli altri Movimenti scacciarono i nazi-fascisti dal Paese. (CatanzaroInforma)

Anche quest'anno la solita solfa sulla Liberazione: il fascismo è morto 80 anni fa, quindi non può esserci in giro nemmeno un fascista. È giusto festeggiare il 25 Aprile, ma non significa andare addosso a qualcosa che non c'è. (ilGiornale.it)

L’occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno. La decisione di scegliere il 25 aprile come “festa della Liberazione” fu presa il 22 aprile del 1946, quando il governo italiano provvisorio, guidato da Alcide De Gasperi, l’ultimo del Regno d’Italia, stabilì, con un decreto, che il 25 aprile dovesse essere “festa nazionale”. (Taranto Buonasera)

25 aprile/2. Fu guerra civile, non solo di Liberazione: e lo rivendicate pure, fascisti?

Trasferire la Resistenza dal piano morale a quello militare, come elemento decisivo della Campagna d’Italia, non rende giustizia né alla verità né alla Storia. E con buona pace delle riletture apparse sulla Stampa. (Liberoquotidiano.it)

C'è un solo modo per affrontare il 25 aprile nell'Italia meloniana Sempre questione di scelte. Si può decidere di festeggiare il 25 aprile facendo l'analisi (spesso tocca partire dall'analisi logica) delle "opinioni" sull'antifascismo di Meloni, Gasparri, Lollobrigida e compagnia cantante, tra strani equilibrismi dialettici dal sapore missino e interpretazioni al limite del TSO del termine "antifascismo". (Today.it)

Seconda metà di Aprile 1945, 79 anni fa. L’insurrezione scoppia in Italia dopo venti mesi di occupazione nazista e cinque anni di guerra: da allora, l’Italia antifascista festeggia con il 25 aprile la liberazione dal nazifascismo e la fine della guerra. (Contropiano)