Valori condivisi/ Quell’amore per la Patria che portò al 25 aprile

Valori condivisi/ Quell’amore per la Patria che portò al 25 aprile
ilmessaggero.it INTERNO

Molte cose si possono dire sulla ricorrenza del 25 aprile, festa di una liberazione che alcuni vorrebbero senza padri (allora è finita la guerra e basta), altri se ne vorrebbero appropriare per attribuire a sé soli i meriti della liberazione. Di fare una riflessione profonda su come e perché l’Italia arrivò a liberarsi da una fase della propria storia poco gloriosa, ma soprattutto che aveva portato il paese alla catastrofe, non è che ci sia una grande voglia. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altre fonti

C'è un solo modo per affrontare il 25 aprile nell'Italia meloniana Sempre questione di scelte. Si può decidere di festeggiare il 25 aprile facendo l'analisi (spesso tocca partire dall'analisi logica) delle "opinioni" sull'antifascismo di Meloni, Gasparri, Lollobrigida e compagnia cantante, tra strani equilibrismi dialettici dal sapore missino e interpretazioni al limite del TSO del termine "antifascismo". (Today.it)

Una guerra che aveva visto il territorio del nostro Paese essere campo di battaglia per lungo periodo lasciando l’Italia quasi completamente distrutta, e causando circa 472.000 morti, fra militari (319.000) e civili (153.000), cioè circa il 1,07% della popolazione: un italiano su cento, ucciso dalla guerra. (Contropiano)

Il 25 aprile mi permette di scrivere con libertà queste parole su un giornale. Il 25 aprile offre l’occasione di fare girare altrove, o di leggere a voce alta, anche nelle piazze, il monologo di uno scrittore censurato da qualche zelante dirigente della televisione pubblica. (la Repubblica)

25 Aprile, Tassone: “Occasione per rendere onore ai tanti martiri che hanno segnato le nostra storia”

Il commento del direttore Vittorio Feltri. È giusto festeggiare il 25 Aprile, ma non significa andare addosso a qualcosa che non c'è. (ilGiornale.it)

Il fascismo non nasce razzista ma lo diventa sino alle estreme conseguenze, così come il comunismo non nasce dalla libertà ma è stato piuttosto liberticida. Marco Praticelli 25 aprile 2024 (Liberoquotidiano.it)

“La ricorrenza del 25 aprile è stato quasi sempre un giorno di divisione. La Resistenza invece fu un grande momento di unità del Paese: le Brigate Garibaldi e le Brigate Bianche ( costituite da oltre 65000 cattolici in 180 Brigate) e gli altri Movimenti scacciarono i nazi-fascisti dal Paese. (CatanzaroInforma)