Toghe, il pressing di Lega e FI: misure per far pagare i magistrati che sbagliano

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ilgazzettino.it INTERNO

Chi sbaglia, paghi. Se vale per i medici, gli ingegneri e praticamente tutte le altre categorie professionali, perché non deve valere anche per i giudici? Se lo chiede il centrodestra, all’indomani dell’assoluzione «perché il fatto non sussiste» per Matteo Salvini. Col vicepremier che, ora, ha intenzione di martellare su questo tasto: la responsabilità civile per i magistrati. Ed è in buona compagnia, il leader leghista. (ilgazzettino.it)

Ne parlano anche altri media

Klaus Davi 23 dicembre 2024 CHI SALE (Cinque minuti) Il processo Open Arms non è un evento giudiziario qualsiasi. A differenza di decine di procedimenti contro politici che lasciano più o meno indifferente l’opinione pubblica, il caso del presunto sequestro di 147 migranti avvenuto nell’agosto 2019 aveva tutte le caratteristiche per diventare il terreno per una radicale contrapposizione ideologica del pubblico. (Liberoquotidiano.it)

L’accelerazione sulla riforma della giustizia: «Separare le carriere, da ieri, è ancora più urgente». Le centinaia di messaggi e chiamate, dagli alleati sovranisti Orban e Le Pen ma pure da «politici di sinistra». (ilmessaggero.it)

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio, dopo la sentenza di primo grado che ha assolto Salvini da tutte le accuse per la vicenda Open arms, ha detto che "questo processo, fondato sul nulla, non si sarebbe nemmeno dovuto cominciare", aggiungendo che bisogna "risarcire le persone che finiscono nella graticola giudiziaria per anni". (Fanpage.it)

Open Arms, Salvini e Conte: Nordio è il ministro delle balle

Matteo Salvini costituisce più di altri il simbolo negativo dei tempi assolutamente tristi e decadenti che l’Italia sta vivendo. Da ultimo preoccupato dell’inchiesta aperta contro di lui per l’illegittima chiusura dei porti, aveva indossato, in modo oltremodo ridicolo, i panni di difensore delle sacre frontiere della Patria. (Il Fatto Quotidiano)

«Ne parlerò con Giorgia (Meloni, ndr) ma siamo contenti del ministro che c'è», dice. A Matteo Salvini piacerebbe tornare al Viminale e il saluto ai milanesi - con panettone e bollicine per gli auguri di Natale - è l'occasione giusta per ribadirlo, ma questa volta in maniera meno vaga di quanto gia fatto nelle prime ore dopo la sentenza di Palermo. (La Stampa)

L’onda lunga della sentenza di Palermo su Matteo Salvini è l’occasione per il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, di riprendere e inasprire il suo conflitto con la magistratura. Gioca “in casa”, Nordio, lo si intuisce già dall’attacco enfatico … (Il Fatto Quotidiano)