Gas russo in Europa attraverso l’Ucraina, Gazprom interrompe la fornitura

Gas russo in Europa attraverso l’Ucraina, Gazprom interrompe la fornitura
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria ESTERI

(Adnkronos) – Stop al gas russo in Europa attraverso l’Ucraina. Gazprom ha infatti interrotto da oggi, 1 gennaio 2025, la fornitura di gas naturale attraverso la rete di gasdotti in territorio ucraino alla scadenza degli accordi di transito quinquennali firmati nel 2020. “A causa del ripetuto ed esplicito rifiuto della parte ucraina di estendere questi accordi, Gazprom è stata privata della possibilità tecnica e legale di fornire gas per il transito attraverso il territorio dell’Ucraina a partire dal 1° gennaio 2025”, ha annunciato il colosso russo in un comunicato. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Su altri giornali

Altro che “una delle più grandi sconfitte di Mosca”, come sostiene Volodymyr Zelensky. (Il Fatto Quotidiano)

È stata interrotta mercoledì mattina 1° gennaio 2025, come comunica Gazprom, la fornitura di gas russo tramite l'Ucraina. Dalla Commissione europea assicurano che «l'impatto sull'approvvigionamento sarà limitato» in Ue, grazie anche alle «rotte alternative». (leggo.it)

Tomas Palacios ha salutato su Instagram il 2024. Il difensore in questo anno ha cambiato squadra ed ha abbracciato la famiglia dell’Inter. (Inter-News)

La Ue pronta per la fine del transito di gas attraverso l'Ucraina: rotte alternative in azione

Questa la prima conseguenza della scadenza, al 31 dicembre 2024, del contratto di transito quinquennale tra la russa Gazprom con l'ucraina Naftogaz. Da oggi il gas russo non arriverà più in Europa attraverso l'Ucraina. (il Giornale)

E credo che noi, insieme agli Stati Uniti, siamo capaci di forzare la Russia verso un mondo giusto». Questa non è una resa dei conti di strada in cui è necessario calmare le due parti. (La Stampa)

Lo scrive la Commissione europea nelle conclusioni della sua valutazione sullo stop del contratto tra Kiev e Mosca, indicando le le rotte alternative di approvvigionamento "per portare i volumi necessari" in Europa attraverso i "quattro principali percorsi di diversificazione, con volumi provenienti principalmente dai terminali Gnl in Germania, Grecia, Italia e Polonia ma forse anche dalla Turchia". (QUOTIDIANO NAZIONALE)