Guerra in Ucraina, Mosca: Putin aperto a negoziati, non al congelamento del conflitto
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Ultim'ora news 20 novembre ore 12 «La Russia è aperta a negoziati, non al congelamento della guerra». Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Tass, in risposta a un articolo della Reuters sulla disponibilità di Mosca a discutere di un accordo di cessate il fuoco in Ucraina con Donald Trump. La smentita del Cremlino «La Russia non accetta il congelamento del conflitto perché deve raggiungere i suoi obiettivi, ma Putin è disposto ad avviare un negoziato», ha spiegato Peskov. (Milano Finanza)
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Secondo il New York Times, infatti, in questa fase del conflitto Kiev starebbe dando maggiore importanza all'ottenimento di garanzie di sicurezza laddove dovesse arrivare un cessate il fuoco. Il leader ucraino Volodymyr Zelensky, dal canto suo, è ben consapevole delle difficoltà sul campo di battaglia e, in questo senso, una apertura al tavolo dei negoziati potrebbe arrivare pure da parte sua. (Corriere del Ticino)
Secondo i cinque attuali ed ex funzionari russi il Cremlino potrebbe ampiamente accettare di congelare il conflitto lungo le linee del fronte. (L'Unione Sarda.it)
"Combatteremo. Da un lato lancia l’allarme e dall’altra lancia missili: a Fox News Volodymyr Zelensky ha dichiarato che l'Ucraina "perderà" la sua guerra contro la Russia se gli Stati Uniti taglieranno i finanziamenti militari a Kiev. (Tiscali Notizie)
Il conflitto in Ucraina potrebbe essere finalmente vicino a una sua possibile conclusione. Tuttavia, Putin ci tiene ad essere molto chiaro: una pace con l'Ucraina sarà possibile solo se verrà accettata una serie di condizioni che potrebbero ridefinire i confini fisici dell'Ucraina, oltre a limitare la libertà del paese di aderire ad alcune organizzazioni internazionali. (ilmessaggero.it)
È intervenuto direttamente il Cremlino per smentire l’indiscrezione riportata da Reuters, che citava cinque fonti, sulla presunta apertura di Vladimir Putin a discutere di un accordo di cessate il fuoco in Ucraina con Donald Trump pur escludendo di fare importanti concessioni territoriali e insistendo affinché Kiev abbandoni le ambizioni di entrare nella Nato. (Nicola Porro)
I tagli al sostegno militare sarebbero il segnale che costringerebbe Kiev a vedere al ribasso i propri obbiettivi, aprendo la via al compromesso che secondo Trump potrebbe consistere nella formula pace in cambio di territori, nel contesto quindi di un approccio più realistico. (RSI Radiotelevisione svizzera)