Colombi-De Fazio. Le condizioni di lavoro nelle carceri sono insostenibili. Occorrono interventi straordinari

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In Italia esiste un problema di cui si parla poco e male: le condizioni di lavoro degli agenti di polizia penitenziaria. Si tratta di condizioni spesso estreme che chiamano in causa l’intera organizzazione del sistema carcerario italiano. Utilizziamo il termine sistema, ma si tratta di un eufemismo perché di sistematico – ossia organizzato, prevedibile e strutturato – c’è ben poco. E c’è ben poco perché ciò che manca a coloro che devono controllare e dirigere la vita carceraria è la sicurezza del lavoro, mentre il benessere organizzativo appare come una chimera. (UIL Pubblica Amministrazione)

Su altri media

L’ondata di tensioni e violenze all’interno delle carceri italiane non accenna a placarsi, nonostante le ripetute denunce del SAPPE, il Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria. Crisi carceri italiane, intervista a segretario Sappe Capece: indulto è decisione politica, ma non è soluzione a problema (Polizia Penitenziaria)

È necessario introdurre incentivi economici e di welfare per valorizzare le competenze e stimolare l’attrattività territoriale, considerando la casa circondariale di Cremona come sede disagiata”. (CremonaOggi)

La casa circondariale milanese è infatti il carcere più sovraffollato d'Italia. A scattare la fotografia è stato il garante nazionale per le persone private della libertà personale che nelle scorse ore ha diffuso i dati sulla popolazione penitenziaria e uno studio, aggiornato al 20 giugno 2024, sui suicidi negli istituti penitenziari. (MilanoToday.it)

Carenze d'organico e sovraffollamento delle carceri: la polizia penitenziaria lombarda continua la protesta

Cominelli ha richiesto una visita ispettiva urgente all’interno della struttura. Ha dichiarato che la decisione è stata maturata alla luce delle recenti dichiarazioni dell’ex Presidente della Corte d’Appello di Brescia, Claudio Castelli, che ha definito la struttura “ingestibile, la peggiore d’Italia per sovraffollamento” e della Presidente del Tribunale di Sorveglianza, Monica Cali, secondo la quale “Canton Mombello è stato costruito nel 1915, pensato per un regime detentivo del tutto diverso rispetto a quello attuale”. (QuiBrescia.it)

Il 15 gennaio di quest’anno, a pochi giorni dalla fine del suo mandato, il Collegio del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà ha avvertito la responsabilità, propria della sua funzione di organismo di prevenzione, di segnalare la situazione drammatica delle carceri italiane che si stava profilando (sovraffollamento al 127,54% con crescita costante di 400 presenze al mese, 4 suicidi nei primi 9 giorni dell’anno) e che confermava i segnali di allarme già rilevati nel corso del 2023, presentati al Parlamento con la relazione annuale. (Il Dubbio)

Niente di nuovo rispetto alle lagnanze che hanno determinato l’avvio dello stato di agitazione. In un comunicato diffuso nel pomeriggio UILPA – Polizia Penitenziaria Lombardia scrive: “Fumata nera, anzi nerissima oggi al Provveditorato Regionale della Lombardia. (IL GIORNO)