Zelensky ha dimostrato al mondo che non può fidarsi delle garanzie di Trump

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Valigia Blu ESTERI

Min lettura La conferenza stampa tra il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quello ucraino Volodymyr Zelensky del 28 febbraio è stato un momento tanto storico quanto terribile nella storia delle relazioni internazionali e della guerra in Ucraina. Quella che alla vigilia sembrava essere una formalità precedente la firma di un accordo - e che secondo gli ultimi aggiornamenti potrebbe concludersi a breve - si è trasformata in una veemente aggressione verbale di Trump e del vicepresidente JD Vance ai danni di Zelensky, durata circa 10 minuti. (Valigia Blu)

Ne parlano anche altri giornali

Una manifestazione a Kiev per le vittime della guerra e della libertà - Ansa (Avvenire)

Roma, 6 mar. (Agenzia askanews)

Ombre fosche aleggiano sull’Ucraina ancora in guerra: la sospensione degli aiuti militari statunitensi è un duro colpo per la strategia dei mezzi di Kiev, amputata in un colpo solo di un 30% di potenziale bellico, se l’embargo temporaneo riguardasse l’insieme dei tre capitoli-matrice di armi statunitensi in arrivo nel Paese. (Avvenire)

"In silenzio gioite e soffrite", Intelligence ucraina, la sua organizzazione e il capolavoro di Chervinsky, il Fall Guy di Kiev

In effetti, di indizi in questo caso ce ne sono in abbondanza, e puntano tutti ad una conclusione che sarebbe stata inimmaginabile solo un paio di mesi fa: gli Stati Uniti hanno voltato le spalle a Kiev per abbracciare Mosca. (EuNews)

Come sta vivendo Mosca le giornate convulse che stanno scrivendo un nuovo assetto intorno alla guerra in Ucraina? Soprattutto, Vladimir Putin ha intenzione di assecondare la perentoria richiesta di Donald Trump di fermare il conflitto? I fronti aperti sono il campo di battaglia, dove la Russia continua ad attaccare per capitalizzare più terreno possibile; la nuova partita con l’Europa, con la propaganda di regime che alza il tiro delle minacce dopo il Consiglio Ue che ha approvato il piano per il riarmo proposto da Ursula Von der Leyen; proprio il rapporto con gli Stati Uniti, una nebulosa che le parole quotidiane di Donald Trump non aiutano a diradare. (Adnkronos)

In silenzio gioite e soffrite Rubrica di Intelligence di Andrea Vento (Il Giornale d'Italia)