Canone Rai, Boccia: “Maggioranza si regge su un patto di potere fragile. Si finanzi la riduzione delle liste d’attesa”
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“C’è stata la certificazione di come quel patto è fragile, debole, e oggi è saltato. Il voto sull’emendamento della Lega che prevedeva, con il grave parere favorevole del governo, di spostare oltre 400 milioni di euro dalla fiscalità generale alla copertura di un taglio del canone Rai, dà il senso dell’improvvisazione di questo esecutivo”. Lo ha detto il capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia, che ha chiesto di “finanziare le liste d’attesa, che vanno ridotte e sono un problema per il Paese”. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altre testate
"Voto sul canone Rai: sono andati sotto. È ufficiale: in Commissione Bilancio la maggioranza non c'è più" , scrive su X Raffella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, che poi esulta: "Quando le opposizioni su uniscono, senza veti, non solo vincono le elezioni ma ottengono risultati anche in Parlamento". (il Giornale)
Il Governo, riferisce Raffaella Paita (Iv) aveva dato parere favorevole. Manovra. (ilgazzettino.it)
Non direttamente, ma dettando la linea tramite “fonti di Palazzo Chigi”, come spesso accade quando la questione, per la premier, è imbarazzante: l’ultima volta solo pochi giorni fa, quando il capo dello Stato ave… (la Repubblica)
«Emendamento della Lega bocciato per i voti di Forza Italia, che ha votato contro come le opposizioni - ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein -. Sono allo sbando, troppo impegnati a litigare tra loro, a competere anziché governare il Paese. (LaC news24)
“ Sgambetto sulla Rai ? Sono schermaglie, niente di serio ” Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni , commenta la decisione di Forza Italia di non votare per il taglio al canone Rai. (Il Fatto Quotidiano)
“Sono schermaglie, non ci vedo nulla di particolarmente serio“. Così la premier Giorgia Meloni prima di intervenire ai ‘Rome Med Dialogues’, rispondendo ai cronisti dopo il no di Forza Italia all’emendamento della Lega sul taglio del canone Rai (LAPRESSE)