Il Carnevale di Ivrea è «global», aranceri anche da Sudafrica e Giappone. «Divertente, torneremo»

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Corriere della Sera INTERNO

È sempre più internazionale la battaglia delle arance di Ivrea. Da ieri la città eporediese è tornata a combattere la sua guerra delle arance. Domenica pomeriggio al grido di «Viva la Mugnaia» la kermesse più attesa ha infiammato le vie cittadine. Un tripudio di colori e tantissimi applausi per i personaggi principali della manifestazione, dalla Mugnaia, interpretata da Silvia Grimaldi, al Generale fino ai piccoli Abbà che hanno sfilato per le vie cittadine accompagnati dal corteo storico e dai pifferi. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

Si è conclusa l’edizione 2025 dello Storico Carnevale di Ivrea, che ha visto protagonisti gli aranceri nella tradizionale e Battaglia delle Arance. Storico Carnevale di Ivrea: i vincitori della Battaglia delle Arance 2025 (Prima il Canavese)

A partire dalle 9.30, il Generale accompagna le coppie di sposi designate nei luoghi in cui verranno innalzati gli Scarli, con tappe nelle diverse parrocchie della città. La prima fermata è prevista alla Parrocchia di San Maurizio, seguita da quelle di Sant’Ulderico, San Lorenzo, San Salvatore e infine San Grato, rispettivamente alle 10, 10.30, 11.00 e 11.30. (La Sentinella del Canavese)

Sapete come si distingue il corteo della mattina della domenica da quello del pomeriggio, al Carnevale di Ivrea? La domenica mattina tutti i personaggi sono a piedi e la Mugnaia, dopo aver visitato la Fagiolata del Castellazzo e aver assistito alla Preda in Dora, torna in Municipio. (La Sentinella del Canavese)

Simona Bombonato Inclusività, un modello per eventi futuriOggi in piazza di Città il saluto dei Pifferi (La Sentinella del Canavese)

Lunedì pomeriggio allo Storico Carnevale di Ivrea la Mugnaia va dagli aranceri nelle varie piazze con il corteo, a piedi. (La Sentinella del Canavese)

curiosità, applausi, foto ricordo e applausi per il gruppo del carnevale storico Su Maimulu de Gairu che per la prima volta ospiti a Ivrea hanno messo in scena la tradizione dell'interno della Sardegna, un rito propiziatorio rurale con teste di animali, campanacci e spiriti della natura che tentavano di catturare lo spirito dell'inverno. (La Sentinella del Canavese)