Ottavia Piana, un soccorritore: «Il morale era alto, è una grande ragazza»
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"L'ultima parte era un po' stanca e ci siamo dovuti fermare per darle un po di tè". È il racconto di Matteo Morelli, uno dei soccorritori che hanno portata fuori dalla grotta Abisso Bueno Fonteno la speleologa Ottava Piana. "Le abbiamo mostrato alcuni messaggi di amici e familiari, quindi c'è stato un po' di tutto: risa e pianti - spiega Morelli - Il morale era alto, è una grande ragazza". Il salvataggio è stato effettuato con 24 ore di anticipo: "La voglia di uscire ci ha fatto galoppare. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altri giornali
"Spronava i soccorritori a non perdere tempo in altro. (Fanpage.it)
C'è un filo rosso che lega le imprese straordinarie di un popolo alla sua capacità di eccellere nei momenti più difficili. (Famiglia Cristiana)
Erano le ore 2.59 di questa notte quando i soccorritori hanno riportato in superficie la speleologa bresciana di 32 anni, Ottavia Piana che dal pomeriggio di sabato 15 dicembre era rimasta intrappolata, a seguito di una caduta, in una parte inesplorata della grotta Abisso Bueno Fonteno in provincia di Bergamo. (Giornale di Sicilia)
Dopo l’incredibile notte, durante la quale i soccorritori hanno compiuto gli ultimi difficili metri per portare Ottavia Piana fuori dall’Abisso Bueno Fonteno, nella mattinata di mercoledì 18 dicembre è stata indetta una conferenza stampa per fare il punto sui soccorsi e sulle condizioni di salute della speleologa 32enne. (L'Eco di Bergamo)
"Nell'ultima parte Ottavia era molto stanca e quindi si è dovuta fermare un po' e abbiamo dovuto aiutarla con i viveri, il the. Le abbiamo fatto vedere dei messaggi di amici e familiari, un po' tra il riso e il pianto, l'abbiamo confortata. (Il Sole 24 ORE)
Ora comincia però la fase del ricovero in ospedale per le diverse e gravi ferite che ha subito nella caduta. L'operazione si è conclusa alle 2.59 di martedì notte, con l'annuncio di Alberto Gabutti, della direzione nazionale del soccorso alpino e speleologico: "Ottavia è in salvo, finalmente!". (la Repubblica)