Risarcimento da un milione alla famiglia di un militare morto per mesotelioma
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Il Tribunale Civile di Roma ha emesso una sentenza definitiva che condanna il Ministero della Difesa a risarcire con 1 milione di euro i familiari di Clemente Crisci, sottocapo nocchiere della Marina Militare, deceduto nel 2015 a causa di un mesotelioma pleurico provocato dall’esposizione all’amianto durante il servizio. La decisione è stata resa nota dall’Osservatorio Nazionale Amianto. Un servizio tra le fibre killer Clemente Crisci ha prestato servizio nella Marina Militare dal 1966 al 1971, imbarcato su unità navali di vecchia generazione, dove l’amianto era ampiamente utilizzato nei locali motori, nei corridoi, nei rivestimenti delle condotte di scarico e nei locali abitativi delle navi. (infodifesa.it)
Su altre fonti
Sentenza che ha tutta l’aria di essere «apripista», spianando la strada ad altri casi analoghi, chissà quanti. Era un fantaccino di leva e fu sotto la naja 57 anni fa, tra il 1968 e il 1969. (Corriere della Sera)
Crisci, originario di Maddaloni (Caserta), ha prestato servizio in Marina Militare dal 1966 al 1971, ed è stato imbarcato in diverse unità navali della Marina Militare di vecchia generazione, rimanendo esposto ad elevate, e non cautelate, concentrazioni di amianto, che ne ha causato il mesotelioma pleurico, diagnosticato nel 2014 e la morte l'anno successivo. (La Repubblica)

A renderlo noto è l’Osservatorio Nazionale Amianto. (Il Fatto Quotidiano)