Buste paga e tredicesime, a Brescia cresciute del 3,2%
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Brescia. Le differenze retributive tra i lavoratori dipendenti privati del Nord e i colleghi del Sud sono evidentissime: se i primi percepiscono una busta paga di circa 2mila euro lordi al mese, quella dei secondi, invece, sfiora i 1.350. In buona sostanza, nel settentrione si guadagna mediamente quasi il 50 per cento in più; pari, in termini monetari, a +8.450 euro lordi all’anno. Per questo mese di dicembre, lo spread riguarda anche la tredicesima mensilità che viene pagata proprio in questi giorni. (QuiBrescia.it)
Ne parlano anche altri giornali
Il 21° posto in Italia, con una retribuzione media mensile per i lavori dipendenti privati pari a 1.903 euro, cresciuta del 2,8% nell’ultimo anno. Il report della Cgia di Mestre assegna questa posizione a Cremona e al suo territorio. (La Provincia di Cremona e Crema)
Stando ai dati Istat, il valore aggiunto medio per addetto in Trentino nel 2022 sarebbe pari a oltre 65 mila euro, in crescita del 28,4% rispetto al 2018. Andrea Grosselli, segretario generale della Cgil del Trentino, ha commentato i dati Istat riguardanti l’andamento delle imprese trentine tra il 2018 e il 2022, confrontandolo con le altre regioni del nordest e con l’Alto Adige. (Corriere del Trentino)
«In buona sostanza nel Settentrione si guadagna mediamente quasi il 50% in più, pari, in termini monetari, a +8.450 euro lordi all’anno». Lo ha reso noto sabato sulla base di dati Inps l’Ufficio studi della Cgia di Mestre sottolineando come, sebbene le gabbie salariali siano state abolite nell’ormai remoto 1972, oltre mezzo secolo di applicazione dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (Ccnl) non abbia mitigato «le marcate differenze retributive tra le regioni italiane, anche se l’obiettivo, in linea di massima, è stato raggiunto solo a livello intra-settoriale». (Corriere della Sera)
Italia a due velocità anche per quanto riguarda le retribuzioni tra i lavoratori dipendenti privati del Nord e quelli del Sud. Secondo quanto emerge da una elaborazione della Cgia di Mestre, su dati Inps, è la Lombardia la regione con gli stipendi medi più alti (2.254 euro lordi al mese), fanalino di coda la Calabria (1.181 euro). (CatanzaroInforma)
Milano ha gli stipendi più alti d’Italia. Secondo un’analisi della Cgia di Mestre, il capoluogo lombardo svetta in testa alla classifica delle retribuzioni nelle aziende private, con una media mensile di 2.642 euro lordi. (La Repubblica)
BOLOGNA – C’è molta via Emilia nella classifica degli stipendi più alti d’Italia elaborato dalla Cgia di Mestre. Al primo posto tra le province italiane c’è infatti Milano, con oltre 2.600 euro lordi medi al mese (esattamente 2.642), e subito dopo ancora la Lombardia con Monza-Brianza (2.218). (La Repubblica)