Quando Philippe Daverio venne a Romano e riabilitò il "Mostro"

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Prima Treviglio INTERNO

Daverio e la difesa (parziale) di Palazzo Muratori. A riabilitare Palazzo Muratori ci pensò effettivamente proprio il critico d’arte intervenuto in un incontro organizzato in città, restando sempre molto cauto sul suo giudizio.

«Ormai ce l’avete – disse Daverio – E non è poi tanto orribile sebbene anche a me, messo lì, piaccia solo a metà.

Palazzo Muratori è rimasto al suo posto anche se continuava a piacere a pochi, come l’ex sindaco Emilio Tognoli. (Prima Treviglio)

Su altre testate

Lei, con la scelta di nominarlo assessore a Milano, rese Daverio un personaggio nazionale. Philippe non è stato solo un assessore della mia Giunta milanese, è stato soprattutto un mio amico. (IL GIORNO)

«Mi trattava come un fratello che faceva degli errori e cercava di consigliarmi come un padre, sempre col tono predicatorio di chi parla a uno scavezzacollo. «Ho 68 anni, lui ne aveva 70, lo conoscevo da 40 e per me era come un fratello, talvolta un padre». (La Stampa)

Da curatore di mostre e conduttore tv, con «Il filo della lana» Daverio era diventato l’«architetto» dell’evento e il coordinatore di un gruppo di 60 persone che erano in continuo fermento creativo. La nostra prima installazione vera e propria fu organizzata con lui a Milano, quando era assessore alla Cultura. (La Stampa)

I funerali si terranno in forma privata, a causa delle restrizioni legate al Covid, il giorno venerdì 4. Daverio era membro del comitato scientifico e amico di Brera. (PrimaPress)

I critici (lo status di curatore non era ancora sancito) e gli storici dell’arte si dimostrarono più interessanti degli artisti dai quali avevano caso mai mutuato stravaganze comportamentali e guardaroba improbabili. (Il giornale dell'Arte)

Di colleghi televisivi, considerate le numerose occasioni nelle quali Daverio ha partecipato a tante trasmissioni come ospite, oltre che da conduttore. In una delle puntate migliori di Passpartout, la trasmissione andata in onda sui Rai 3 dal 2001 al 2011, Philippe Daverio ha esibito tutto il suo repertorio. (Il Fatto Quotidiano)