Meloni chiude la campagna elettorale in Umbria
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In una campagna elettorale caratterizzata da una partecipazione popolare altalenante, Giorgia Meloni, leader del centrodestra, ha chiuso la campagna elettorale dell'Umbria con un comizio a Perugia, accompagnata dai suoi alleati Antonio Tajani, Matteo Salvini e Maurizio Lupi. La premier, parlando per circa quaranta minuti, ha affrontato temi cruciali delle ultime settimane politiche, tra cui le tensioni all'interno dell'Unione Europea per la nomina di Raffaele Fitto come vicepresidente della Commissione.
Meloni ha scelto la suggestiva location della chiesa sconsacrata di San Francesco al Prato, definendola "il posto più bello in cui abbia fatto un comizio". Nonostante il freddo pungente, circa quattrocento persone hanno assistito all'evento all'interno della chiesa, mentre alcune decine si sono radunate sul sagrato. Durante il suo discorso, la premier ha lanciato un nuovo affondo contro i giudici, sostenendo che "devono farci lavorare", e ha criticato la sinistra, rappresentata in Umbria da Elly Schlein.
Nel frattempo, il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, arruolato dalla destra per non perdere le regionali umbre, si è presentato in maniche di camicia, nonostante le basse temperature, alle porte della chiesa. Una signora benvestita ha chiesto il suo aiuto, esortandolo a non far perdere il centrodestra. Meloni ha poi rivolto un appello agli elettori, sottolineando l'importanza di sostenere la candidata uscente, Donatella Tesei, pronta per un secondo mandato.
La campagna elettorale si è conclusa con un botta e risposta a distanza tra Meloni e Schlein, che si sono stuzzicate reciprocamente nei rispettivi comizi finali. La leader del Pd ha risposto alle critiche di Meloni, accusandola di tifare contro gli italiani e di coprire i propri disastri.