Cecilia Sala è tornata a casa: «Ringrazio il governo e chi mi ha tirato fuori». A Ciampino l'abbraccio con il compagno. Meloni: «Sei stata forte»
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«È decollato pochi minuti fa, da Teheran, l'aereo che riporta a casa la giornalista Cecilia Sala. Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia. Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altri giornali
E' appena atterrato allo scalo di Ciampino l'aereo della presidenza del Consiglio che ha riportato in Italia Cecilia Sala dopo la liberazione. (ServizioDi Telenews) (Tiscali Notizie)
Ciampino — «Ciao, sono tornata». Alle 16.09 le ruote del Falcon 900 bianco della Compagnia aeronautica italiana toccano la pista 15 dell’aeroporto di Ciampino. (la Repubblica)
Quanto alla vicenda Sala, il dipartimento di Stato sottolinea che "i giornalisti svolgono un lavoro fondamentale per informare il pubblico, spesso in condizioni pericolose, e devono essere protetti". Tuttavia ribadisce che l'Iran deve "rilasciare immediatamente i cittadini di molti altri Paesi detenuti illegalmente spesso per utilizzarli come leva politica". (Tiscali Notizie)
Dagli Stati Uniti all'Europa fino al Medio Oriente, la notizia della liberazione di Cecilia Sala fa il giro del mondo oggi 8 gennaio 2025. Sono tantissime le testate internazionali che si sono interessate al caso della giornalista italiana finita in isolamento nel carcere di Evin. (Adnkronos)
"Non vi fate male" la raccomandazione ai cronisti presenti. Cecilia Sala e' tornata a casa a Roma dopo 20 giorni di prigionia in Iran. (Tiscali Notizie)
Un giorno da festeggiare con il massimo sollievo, e in questi tempi truculenti è davvero parecchio. Un giorno da non archiviare tanto in fretta, per onorare lei e tutte quelle e quelli che in Iran hanno ancora la stravagante pretesa di praticare l’informazione, con il terrorizzante carcere di Evin come fondata prospettiva a breve termine. (il manifesto)