Siria, nell’enclave degli sconfitti dove i russi smobilitano: “Temiamo la vendetta”
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JABLEH — I russi padroni della Siria ripiegano nella ridotta degli sconfitti. I tre soldati che pattugliano l’ingresso della base navale di Tartus, sulla costa, hanno le facce tese. «Net, net», dicono solo, «andate via». Due berline stazionano poco distante, ne escono due uomini sulla sessantina e ben vestiti. Parlano russo e sembrano civili, ma è impossibile chiedere di più. Il clima è teso. Le … (la Repubblica)
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Durante questo periodo, l'Unhcr e i suoi partner sono stati e continuano ad essere presenti sul campo in Siria, fornendo assistenza salvavita ovunque la situazione lo consenta. "Negli ultimi 14 anni di conflitto e crisi, più di 13 milioni di siriani sono stati costretti a lasciare le loro case. (Sky Tg24 )
Sulla pista di Hmeimim, regione di Latakia, sono presenti un paio di A 124, grandi cargo capaci di trasportare mezzi e materiali pesanti. Foto satellitari hanno rivelato i preparativi per un imminente ritiro dei russi dalle loro basi in Siria, attività in contrasto – solo apparente – con le affermazioni dei diplomatici moscoviti secondo cui il dossier è al centro di negoziati con i ribelli. (Corriere della Sera)
Israele continua a intensificare i suoi attacchi aerei contro il territorio siriano, mirando in particolare ai tunnel sotto le montagne che contengono depositi di missili balistici", ha aggiunto l'Ong, che ha contato 446 raid aerei israeliani dalla caduta di Assad l'8 dicembre. (Sky Tg24 )
Ritiro o riduzione delle forze? I movimenti nella basi russe in Siria Dopo la caduta del regime di Bashar Assad la Russia potrebbe aver già dato il via al ritiro delle sue forze militari dalle basi in Siria di Tartus e Hmeymim (Latakya)? Per il momento si tratta solo di indiscrezioni, non sempre disinteressate, da fonti occidentali basate su immagini satellitari. (Analisi Difesa)
A segnalare questi insoliti movimenti è Itamilradar, portale di monitoraggio specializzato nel tracciamento dei voli militari e di pattugliamento nel Mediterraneo. Un «ponte aereo» fra Russia e Libia, con voli che fanno su e giù fra i due Paesi. (ilmessaggero.it)
Foto satellitari hanno rivelato i preparativi per un imminente ritiro e sui social circolano i video della lunga colonna di mezzi miliatari di Mosca che si muovono verso la costa siriana (Corriere TV)