Mosca pronta a evacuare le basi siriane. Aerei e armi potrebbero sbarcare in Libia
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Decisi a restare, ma pronti a evacuare. Per ora il Cremlino sembra aver deciso così. Le sorti della base navale di Tartus e di quella aerea di Hmeimim, entrambe situate nella regione nord occidentale di Latakya, non si decidono, però solo a Mosca. Nonostante le trattative condotte da Vladimir Putin e dal presidente turco Recep Tayyp Erdogan nei giorni precedenti la caduta di Bashar Assad, gli accordi tra Ankara e Mosca non bastano a garantire la permanenza delle basi militari russe in Siria (il Giornale)
Su altri media
Dopo la caduta del regime di Bashar Assad la Russia potrebbe aver già dato il via al ritiro delle sue forze militari dalle basi in Siria di Tartus e Hmeymim (Latakya)? Per il momento si tratta solo di indiscrezioni, non sempre disinteressate, da fonti occidentali basate su immagini satellitari. (Analisi Difesa)
JABLEH — I russi padroni della Siria ripiegano nella ridotta degli sconfitti. Parlano russo e sembrano civili, ma è impossibile chiedere di più. (la Repubblica)
"Il 15 dicembre, il ritiro di parte del personale della rappresentanza russa a Damasco è avvenuto con un volo speciale dell'aeronautica russa partito dalla base aerea di Hmeimim" in Siria, si legge sul profilo Telegram del Dipartimento per le situazioni di crisi del Ministero degli Esteri. (Il Mattino di Padova)
Via i soldati di Mosca dalle postazioni al fronte al nord, via dalle prime linee blindati e armamenti, e alle colonne di mezzi russi che abbandonano Homs, in quello che sembra ancora essere un limbo, i civili siriani hanno mostrato le scarpe … (Il Fatto Quotidiano)
La Russia sta ritirando l'attrezzatura militare dalle proprie basi in Siria. E ora esistono prove concrete di quanto l'operazione sia estesa: il Cremlino, è proprio il caso di dirlo, sta prendendo armi e bagagli e sta lasciando l'aeroporto. (Corriere del Ticino)
Negli ultimi quattro giorni i russi, che hanno sostenuto in Siria più di otto anni di conflitto e investimenti militari, hanno sgomberato le loro posizioni per ripiegare qui dove si trovano anche uomini dell'esercito assadista che non hanno lasciato il Paese. (la Repubblica)