Trump invoca la pena di morte per i migranti: un déjà vu che la sinistra dimentica
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La corsa alla Casa Bianca si intensifica, e come da copione, Donald Trump non perde occasione per usare la sua strategia preferita: polarizzare. Al comizio di Reno, in Nevada, ha chiesto la «pena di morte per i migranti che uccidono cittadini americani o agenti di polizia». È una dichiarazione forte, perfettamente calibrata per infiammare la sua base elettorale, che lo vede come l’unico difensore di un’America assediata dall’immigrazione incontrollata. (Secolo d'Italia)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Un complesso in cui sarebbe stata inoltre segnalata le presunta presenza di una banda venezuelana. Una città, situata nei sobborghi di Denver, che non è stata scelta a caso per il raduno politico. (RSI.ch Informazione)
(di Matteo Persivale) Nel 2017, quando Melania Trump fece causa — vincendo, e incassando circa 3 milioni di dollari incluse le spese legali — al tabloid inglese Daily Mail che senza prove aveva insinuato che oltre a lavorare come modella fornisse «altri servizi», i suoi avvocati spiegarono alla corte che l’allora first lady «ha avuto l’opportunità unica e irripetibile di lanciare un marchio commerciale di ampia portata in più categorie di prodotti». (Corriere Roma)
Il tycoon in Colorado: "Accelerare le rimozioni di gang selvagge che operano sul suolo americano" (LAPRESSE)
Leggi tutta la notizia 'Oggi annuncio che,... (Virgilio)
"Oggi annuncio che, una volta entrato in carica, avremo un’operazione Aurora a livello federale per accelerare le rimozioni di queste gang selvagge", ha assicurato, evocando il ricorso all’Alien Enemies Act del 1798. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Così il tycoon ha definito ad Aurora, in Colorado, la più grande deportazione di massa di migranti illegali che ha promesso in caso di vittoria alle elezioni presidenziali del prossimo novembre (Sky Tg24 )