Nuovo tariffario, Uap: "Sistemi informatici Regioni in tilt, situazione di caos"
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Sul nuovo tariffario sanitario, "la verità è che attualmente i sistemi informatici di molte Regioni italiane sono in tilt - risulta chiaramente impraticabile aggiornare il sistema informatico sanitario a livello nazionale nel breve arco di 2 o 3 giorni, soprattutto a ridosso del Capodanno - e gli operatori si trovano in condizioni di affanno e caos. Si consideri che il nuovo tariffario appena entrato in vigore prevede 1.113 voci relative a prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica completamente nuove, con relativi nuovi importi, nuovi codici e nuove correlate procedure attuative. (Adnkronos)
La notizia riportata su altri giornali
E poi i nuovi e attesi Lea, che dopo anni e anni dovevano essere aggiornati ed entrare in vigore con il nuovo anno insieme alle nuove tariffe per la specialistica. Anno nuovo problemi vecchi per la sanità pubblica. (Adnkronos)
Il 2025 si apre con l’aggiornamento delle tariffe in ambito sanitario: nel listino completo figurano anche delle prestazioni fondamentalmente gratis. (gazzettinodelgolfo.it)
Lo comunica lo stesso tribunale amministrativo del Lazio dopo aver preso atto delle gravi conseguenze derivate dalla sospensione del decreto, sospensione che di fatto avevano determinato il blocco del sistema di prenotazione ed erogazione dei servizi sanitari da parte del Ssn. (Today.it)
ROMA — Mentre il presidente Mattarella critica “le lunghe liste d’attesa” in sanità e le “numerose persone che rinunciano alle cure”, il ministero della Salute si ritrova ai ferri corti con la sanità privata accreditata. (la Repubblica)
È durata solo 24 ore la sospensione del nuovo tariffario delle prestazioni sanitarie di specialistica ambulatoriale e protesica decisa ieri dal Tar del Lazio. Contrordine. (Il Fatto Quotidiano)
Il decreto tariffe è il provvedimento con cui il Ministero della Salute indica il rimborso per le visite specialistiche ambulatoriali e per le protesi. Centinaia di strutture sanitarie e laboratori di analisi privati accreditati avevano chiesto lo stop del decreto tariffe perché i rimborsi erano giudicati insufficienti. (la Repubblica)