Marilyn Monroe: la sua casa salvata in extremis dalla demolizione, diventerà monumento storico

Marilyn Monroe: la sua casa salvata in extremis dalla demolizione, diventerà monumento storico

Con un voto all'unanimità, il consiglio comunale di Los Angeles ha stabilito di salvare la dimora di Brentwood della diva, che diventerà monumento storico. La casa di Marilyn Monroe di Los Angeles è salva. Una votazione all'unanimità del Los Angeles City Council ha evitato la demolizione della villa di Brentwood, che diventerà un Monumento Storico di alto valore culturale. La delibera pone fine a lunga diatriba col Dipartimento dell'Edilizia e della Sicurezza della città, che l'estate scorsa aveva emesso un permesso di demolizione per la dimora in cui Marilyn visse e morì. (Movieplayer)

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La casa di Marilyn Monroe non potrà essere demolita: da mercoledì la villa di Brentwood che la diva acquistò pochi mesi prima di morire è diventata un monumento di Los Angeles. (RSI.ch Informazione)

La casa di Marilyn Monroe non può essere demolita perché è diventata monumento della città di Los Angeles. Il Consiglio comunale ha votato all’unanimità per estendere il vincolo di bene storico-artistico alla villetta che la diva si comprò pochi mesi prima di morire a Brentwood, un quartiere molto ricco di Los Angeles. (Il Fatto Quotidiano)

La casa di Marilyn Monroe è salva, dichiarata monumento della città di Los Angeles

Il rifugio dopo la fine del matrimonio con Arthur Miller e il ritorno a Los Angeles, la casa del triste crepuscolo nella quale visse soltanto pochi mesi — la lavorazione di un film destinato a restare incompiuto, Something’s Got to Give, una commedia con Dean Martin del quale restano 37 minuti per la Storia e i cinéphiles — è anche la casa dove morì sessantadue anni fa, overdose di sonniferi, accidentale o forse no. (Corriere della Sera)

Ieri, il Consiglio comunale ha votato all'unanimità per estendere il vincolo di bene storico-culturale alla villetta che la diva comprò nel lussuoso quartiere di Brentwood pochi mesi prima di morire. (la Repubblica)