Mario Rui e Napoli, un addio inevitabile
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Mario Rui, il terzino sinistro portoghese dalle spiccate doti offensive, ha concluso la sua lunga avventura con il Napoli, durata sette anni e mezzo. Arrivato nel luglio del 2017 dalla Roma, grazie al patrocinio di Maurizio Sarri, Mario Rui ha vissuto un percorso altalenante, caratterizzato da momenti di gloria e periodi di difficoltà. Nonostante le perplessità iniziali, il rapporto tra il giocatore e il club partenopeo ha inciso profondamente nella storia di entrambi.
La risoluzione del contratto, firmata recentemente, non è stata una decisione facile per Mario Rui, che ha scelto TMW per raccontare in esclusiva le sue prime sensazioni da calciatore svincolato. "Sto bene. Ovviamente non è facile, non è stato semplice firmare l'accordo di risoluzione. Dopo sette anni e mezzo a Napoli non può essere facile: ormai era diventata casa mia", ha dichiarato il giocatore, sottolineando quanto sia stato difficile lasciare una città e una squadra che erano diventate parte integrante della sua vita.
Durante la sua permanenza a Napoli, Mario Rui ha contribuito in maniera significativa alle prestazioni della squadra, dimostrando il suo valore in numerose occasioni. Tuttavia, la proverbiale crisi del settimo anno ha colpito anche lui, portando alla fine di un'epopea ricca di alterne vicende. Nonostante le difficoltà, il terzino portoghese ha sempre mantenuto un atteggiamento professionale e determinato, cercando di dare il massimo per il club e per i tifosi.
Ora, Mario Rui si trova a dover affrontare una nuova fase della sua carriera, quella di calciatore svincolato. "Mi manca solo il ritmo partita. Ma sono un brevilineo.", ha affermato con un pizzico di ironia, dimostrando di non aver perso la voglia di tornare in campo e di mettersi nuovamente in gioco.