“L'Uccel Belverde e altre fiabe italiane” di Italo Calvino, da rileggere nel centenario della nascita
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C’era una volta nel cuore di Roma una libreria dedicata ai piccoli lettori, che si trovava in Via dell’Oca a lato di Piazza del Popolo. Lì negli anni Settanta venne acquistato un volume che viene ora rieditato per celebrare i cent’anni dalla nascita di Italo Calvino (Santiago de Las Vegas de La Habana, 15 ottobre 1923 – Siena, 19 settembre 1985). L’autore, intellettuale di grande impegno politico, civile e culturale, uno dei narratori italiani più importanti del secondo Novecento, nel 1956 per Einaudi pubblicò, nella Collana “I millenni”, “Fiabe italiane”, una raccolta di duecento fiabe delle varie tradizioni orali di altrettanti luoghi e regioni d’Italia. (Sololibri.net)
La notizia riportata su altri media
Così la sindaca di Castiglione della Pescaia Elena Nappi che ieri mattina, in una seduta aperta del Consiglio comunale alla presenza delle autorità militari, civili e religiose, ha consegnato simbolicamente le chiavi della città ad Italo Calvino conferendo al prestigioso scrittore la cittadinanza onoraria postuma, in occasione del centenario della nascita. (LA NAZIONE)
In che altro modo definire un autore che scrive, nell’incipit di Se una notte d’inverno un viaggiatore, al lettore in procinto di leggere il suo romanzo: «Rilassati. (ilmessaggero.it)
Redazione Modifica articolo Nel panorama culturale italiano pochi nomi brillano con la stessa luminosità di Italo Calvino. In occasione del centenario della sua nascita, l’Italia ha emesso un francobollo commemorativo per onorare il ricordo e l’eredità di questo eccezionale scrittore. (Culture)
Tra le case più amate di Italo Calvino ce n’era una in Toscana, dove trascorreva tutte le estati insieme alla moglie Esther Judith Singer. Un luogo stupendo che ancora oggi incanta e rapisce, la pineta di Roccamare a Castiglione della Pescaia. (Proiezioni di Borsa)
Italo Calvino: cent'anni e non sentirli 📚 Enogastronomia Incontri culturali Martina Franca (il Tacco di Bacco)
Siamo un po' tutti malati di «anniversarite». E in effetti il profluvio di letture, pièce, immagini e amarcord che sono in giro per il mondo in occasione di questo centenario dalla nascita di Calvino non può che essere un toccasana sociale, visti i tempi «barbari» che viviamo. (La Gazzetta del Mezzogiorno)