Stipendi dei ministri, imbarazzo nel governo sulla «paga» più alta. Crosetto: «Sorrido per certe critiche»
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I telefoni squillano a vuoto e i messaggini su WhatsApp restano senza risposta, a certificare l’imbarazzo del governo per una polemica politica che, in piena manovra di bilancio, riporta agli anni della lotta contro la «casta». Finché due ministri rispondono al Corriere. «Mi è totalmente indifferente, ma quei parlamentari che dicono che è troppo guadagnare quanto loro mi fanno un po’ sorridere», sferza Crosetto. (Corriere Roma)
Su altri media
Ieri il Domani, il giornale di Carlo De Benedetti, che ormai è diventato un giornale satirico, titolava: “Più tasse per tutti, più soldi per i ministri”. (Nicola Porro)
Il caso degli stipendi Le opposizioni vanno all'attacco stigmatizzando, tra l'altro, la poca chiarezza su tempi e contenuti di un provvedimento che il governo «sta di fatto riscrivendo». E chiedono un intervento del ministro dell'Economia in commissione. (L'Unione Sarda.it)
“L’aumento dello stipendio per i ministri non parlamentari dimostra apertamente quali sono le reali priorità del governo Meloni, che mira soltanto a favorire i propri fedelissimi. Una situazione paradossale che si realizza mentre vengono tagliati i contributi nazionali per gli affitti, per le università, per le infrastrutture, per gli enti locali, per la sanità e, soprattutto, mentre in alcune regioni come la Sicilia si affrontano delle emergenze come la siccità“. (ilSicilia.it)
Così risolviamo il problema. Siccome un ministro guadagna un terzo, un quarto di un parlamentare, io proporrò in Senato che tutti noi parlamentari, a cominciare dalla Schlein e da Borghi di Italia Viva, che hanno detto che non va bene, di equiparare i trattamenti di noi parlamentari a quelli dei ministri che non sono parlamentari. (Adnkronos)
Un bonus considerevole che nell'attuale governo riguarderà: Giuseppe Valditara (finito più volte al centro di numerose polemiche per diverse sue esternazioni), Matteo Piantedosi, Marina Calderone, Orazio Schillaci, il neo ministro alla cultura Alessandro Giuli, Andrea Abodi, Alessandra Locatelli e Guido Crosetto (StartupItalia)
Manovra, Borghi (Lega): "Ingiusto che 5 ministri guadagnino meno degli altri" 15 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)