Ue, duello tra Italia e Francia per la delega sull'industria

Ue, duello tra Italia e Francia per la delega sull'industria
il Giornale INTERNO

Ascolta ora 00:00 00:00 Conclusa la partita sulle nomine del Consiglio europeo è entrata nel vivo la trattativa sulla composizione della maggioranza nell'europarlamento che dovrà votare i nomi indicati dai capi di Stato e di governo per i ruoli apicali nelle istituzioni europee e per definire le figure e le deleghe dei commissari. In questo contesto l'Italia gioca una delicata partita a scacchi con l'obiettivo di Giorgia Meloni di ottenere posizioni in grado di valorizzare il ruolo di paese fondatore e terza economia dell'eurozona. (il Giornale)

Su altri media

Non si sente all’angolo, né emarginata, o tantomeno indebolita. Giorgia Meloni è tornata da Bruxelles nella notte tra giovedì e venerdì, comprensibilmente provata dalle trattative convulse al tavolo del Consiglio europeo, eppure convinta di aver agito per il meglio e «per il bene della nazione». (Corriere della Sera)

Bruxelles, 28 giu. "Non sostengo e non ho sostenuto questa proposta, lo considero un grande errore e una mancanza di rispetto dei cittadini europei". (Tiscali Notizie)

Escludo che sia così". Rispondendo a una domanda sulla decisione di votare contro Costa e Kallas, Meloni ha risposto: "Se fosse come si dice, cioè che se non sei d'accordo con alcune decisioni qualcuno te la fa pagare, sarebbe vergognoso. (AGI - Agenzia Italia)

Orban e Fiala: gli “amici” di Giorgia Meloni e le diverse strategie dentro il Consiglio europeo

La faccia è scura, ma Giorgia Meloni, appena uscita dal Consiglio Ue di giovedì notte, ostenta fermezza: “Le persone mi rispettano in Italia, ma anche all’estero, perché non ho una doppia faccia“. Ma la sua posizione è stata tutt’altro che ferma: si è opposta alle candidature di Antonio Costa come presidente del Consiglio Ue e di Kaja Kallas Alto rappresentante per la Politica Estera, ma ha mostrato ambiguità su Ursula von der Leyen, astenendosi sulla sua riconferma a capo della Commissione. (Il Fatto Quotidiano)

Le regole dell’Ue prevedono che nelle prossime settimane la scelta dei leader dovrà passare al vaglio della prova di maggioranza, nell’Aula del Parlamento europeo. (il manifesto)

La popolare Ursula von der Leyen avrà un bis alla Commissione europea, l’ex premier socialista portoghese Antonio Costa andrà alla presidenza del Consiglio europeo e la premier estone liberale Kaja Kallas ricoprirà il posto di Alta rappresentante Ue per la politica estera. (Il Fatto Quotidiano)