Uccide a fucilate moglie e figliastra, per i giudici non merita l'ergastolo, Maiorino (5s): "Sentenza agghiacciante"
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Alessandra Maiorino (M5s) ha commentato a Fanpage.it la sentenza sul duplice femminicidio di Modena, con cui i giudizi hanno stabilito per Salvatore Montefusco una condanna a 30 anni, invece dell'ergastolo chiesto dalla Procura: "È come se i giudici avessero detto che Montefusco è stato costretto suo malgrado dalle circostanze a compiere questo gesto. Una totale deresponsabilizzazione dell'omicida, come se fosse stato psicologicamente vittima di queste due donne", ha detto la senatrice M5s a Fanpage. (Fanpage.it)
La notizia riportata su altre testate
In tanti però non comprendono le motivazioni della sentenza sulla morte di Gabriela Renata Tradafir, 47 anni, e di sua figlia, Renata Alexandra, 22 anni, per mano del marito della prima, a colpi di fucile (a canne mozze e con matricola abrasa, ndr), nella casa in cui vivevano a Castelfranco Emilia. (ilmessaggero.it)
Nell’epoca delle divisioni manichee, ci sono davvero poche notizie che mettono tutti d’accordo. È il caso della sentenza di Modena, nei confronti della quale il disgusto è bipartisan. (il Giornale)
“L’ergastolo lo abbiamo ricevuto noi, spero che sia fatta giustizia”. (Fanpage.it)
Le due vittime Colpevoli di essersela cercata (Today.it)
Sono le 19 quando si fa il bilancio delle dichiarazioni alle agenzie: almeno una quarantina, a poche ore dalla notizia delle motivazioni con cui la Corte d’assise di Modena ha deciso di condannare a trent’anni anziché all’ergastolo Salvatore Montefusco, il 73enne che il 13 giugno del 2022 uccise a fucilate la moglie Gabriela Trandafir e la figlia di lei Renata, a Cavazzona, frazione di Castelfranco Emilia. (Il Dubbio)
Per il doppio femminicidio di Modena – con Salvatore Montefusco, imputato per l’uccisione a fucilate di Gabriela Trandafir e della figlia di lei Renata – la Corte d’assise di Modena ha di fatto ridimensionato nel merito la richiesta dell'accusa, riducendo a una condanna a 30 anni di carcere la (Secolo d'Italia)