Mobilitazione contro i licenziamenti alla Bosch

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SETTEVILLE Prosegue la protesta dei lavoratori dello stabilimento Bosch di Setteville, dove sono previsti 30 licenziamenti, oltre a 10 contratti interinali, su 80 dipendenti. Anche lo stabilimento di Villasanta rischia la cessione, con un totale di 160 esuberi su 380 tra le due sedi. La RSU e i sindacati Fiom e Fim di Belluno hanno indetto un presidio e 4 ore di sciopero il 26 novembre. Si chiede il ritiro della procedura e il rilancio produttivo per evitare che la crisi dell’automotive gravi sulle famiglie e sul territorio. (Radio Più)

Ne parlano anche altri media

Un nuovo duro colpo scuote l’industria automobilistica tedesca, già alle prese con una profonda trasformazione. La Gerhardi Kunststofftechnik GmbH, storica azienda con 1.500 dipendenti e oltre due secoli di attività, ha dichiarato fallimento. (Scenari Economici)

Lo stabilimento Bosch di Bari al centro delle politiche aziendali, senza alcuna intenzione di depotenziamento. È stato detto in maniera chiara la scorsa settimana in seno all’incontro del Comitato aziendale europeo, un concetto ribadito a distanza di un anno. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Continua la mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici dello stabilimento di Setteville dove la Bosch ha comunicato di voler di licenziare trenta operai, a cui se ne aggiungono dieci con contratto interinale, su un totale di 80 presenti in questo momento. (Fiom-Cgil)

Auto, crisi senza fine: anche Bosch annuncia 5.500 licenziamenti

Il settore automobilistico tedesco, un tempo fiore all'occhiello dell'economia nazionale, sta attraversando una fase di profonda crisi. L'annuncio dei tagli al personale da parte di Bosch, il più grande fornitore mondiale di componenti per auto, è un segnale allarmante che conferma le difficoltà strutturali del settore. (Virgilio)

Attualmente, l'azienda conta circa 429.000 dipendenti in tutto il mondo. Bosch ha comunicato che prevede di tagliare 5.550 posti di lavoro a livello globale, con una prevalenza di queste riduzioni in Germania. (QuiFinanza)

"L'azienda necessita di un ulteriore aggiustamento", ha comunicato un portavoce, spiegando che più di due terzi di questi, circa 3.800 posti di lavoro, saranno tagliati in Germania. Non c'è pace per il settore dell'automotive, investito da una profonda crisi che sta spingendo colossi e multinazionali a corposi "ridimensionamenti". (Today.it)