Portofino resta il comune più ricco d’Italia: reddito medio a 94.500 euro
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Per il terzo anno consecutivo, Portofino si conferma in cima alla classifica dei comuni con il reddito medio più alto, raggiungendo i 94.505 euro pro capite, un aumento rispetto ai 90.610 del 2022. I dati, elaborati dal ministero dell’Economia e delle finanze sulle dichiarazioni presentate nel 2024, rivelano una crescita del 4,6%, trainata non solo dall’inflazione ma anche da fattori specifici. Tra questi, il trasferimento di residenza di Pier Silvio Berlusconi e della moglie Silvia Toffanin, che hanno spostato parte del loro patrimonio nel borgo ligure, contribuendo a consolidarne il primato.
La tendenza al rialzo dei redditi, tuttavia, non è uniforme. Se a livello nazionale il valore medio dichiarato si attesta a 24.830 euro – con un incremento del 5% rispetto al 2022 – l’aumento rischia di essere eroso dal carovita, che riduce il potere d’acquisto delle famiglie. Come evidenziato dall’analisi di Excellera Intelligence, società specializzata in data intelligence, la crescita è sostenuta principalmente da pensioni, lavoro dipendente e autonomo, sebbene le disparità territoriali rimangano marcate.
La Lombardia, in particolare, domina la graduatoria dei territori più benestanti, con 11 comuni tra i primi venti. Sorprende, però, che Milano – unico capoluogo di provincia presente – non sia in testa, nonostante il suo reddito medio superi di gran lunga quello di molte altre città. A fare la differenza sono piccoli centri come Basiglio e Segrate, dove la concentrazione di imprese e professionisti ad alto reddito sposta gli equilibri.
I numeri, del resto, non lasciano spazio a interpretazioni: il reddito complessivo dichiarato in Italia nel 2023 ha sfiorato i 1.028 miliardi di euro, con un balzo di 57,5 miliardi rispetto all’anno precedente. Un segnale che, nonostante le difficoltà economiche, alcune aree continuano a prosperare, mentre altre arrancano. Senza contare che, dietro alle statistiche, si nascondono dinamiche più complesse, come l’evasione fiscale o la fuga di capitali verso paradisi fiscali, che alterano la percezione reale della ricchezza.