Tina Gesmundo, la preside che accusa i genitori

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Tina Gesmundo, preside del liceo scientifico Salvemini di Bari, è salita agli onori delle cronache per il suo discorso critico rivolto ai genitori durante l'Open Day dell'istituto, tenutosi il 17 novembre scorso. Nell'auditorium della scuola, davanti a 400 persone, la dirigente ha chiarito senza mezzi termini di non essere lì per vendere un detersivo, ma per affrontare temi cruciali riguardanti l'educazione dei giovani.

La preside ha accusato i genitori di sovrapporre i propri desideri a quelli dei figli, spingendoli a inseguire esclusivamente denaro e successo. Ha sottolineato come i genitori, spesso, diano voti ai docenti nelle chat e vengano a prelevare i figli a tutte le ore, comportandosi come se fossero allo zoo. Gesmundo ha insistito sul fatto che non si educano i ragazzi a cadere e rialzarsi, un aspetto fondamentale per la loro crescita.

Le parole della preside hanno suscitato reazioni contrastanti tra i colleghi. Rosa Scarcia, preside della scuola Marco Polo di Bari, ha raccontato l'impatto delle dichiarazioni di Gesmundo nel mondo scolastico barese. L'articolo è stato condiviso in numerose chat tra dirigenti scolastici, sia cittadini che della provincia, generando opinioni discordanti. Molti hanno apprezzato il discorso, mentre altri lo hanno trovato eccessivo.

Gesmundo ha continuato la sua riflessione, affermando che la crisi dei giovani non è colpa dei social, ma dei genitori. Ha raccontato di vedere quotidianamente ragazzi di 14 anni che, non ottenendo la sufficienza in qualche prova o venendo bocciati, diventano vittime di offese da parte dei coetanei.