La dirigente del liceo di Bari insiste: "I genitori danno i voti ai docenti in chat e vengono a prelevare i figli a tutte le ore"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
La dirigente scolastica del liceo Salvemini di Bari, che la scorsa settimana è salita agli onori della cronaca per un discorso molto critico fatto ai genitori degli alunni in occasione del periodo di open day, è stata ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo, su La7, lo scorso 22 novembre. “I genitori sono venuti a scuola senza salutare, come fossero allo zoo” La preside ha continuato la sua riflessione: “Non educhiamo i ragazzi a poter cadere e rialzarci. (Tecnica della Scuola)
Ne parlano anche altri media
C’è una preside, si chiama Tina Gesmundo, ed è la dirigente del liceo Salvemini di Bari, che ha incontrato i genitori in un open day. Uno, cioè, di quegli incontri in cui le scuole letteralmente si vendono ai genitori nella speranza che iscrivano i figli l’anno successivo. (La Repubblica)
Non c’entrano i social», sostiene Gesmundo che richiama i genitori alla proprie responsabilità educative, aggiungendo: «c’entrate voi genitori che sovrapponete i vostri desiderata alle vite dei vostri figli, educate a coltivare solo il mito del successo e del denaro». (quotidianodipuglia.it)
Fanpage.it ha intervistato la Vice Presidente dell'Associazione Nazionale Pedagogisti per approfondire la questione: "Bisogna stabilire un confine tra confine tra protezione e iper-protezione". (Fanpage.it)
“Non sono qui per convincervi a scegliere il nostro istituto, la scuola non è un detersivo”, ha affermato la preside, denunciando episodi di bullismo e intimidazione verso i docenti, perpetrati da studenti con la connivenza delle famiglie. (Orizzonte Scuola)
La dirigente scolastica e le dure parole ai genitori: "Ecco cosa insegnate ai vostri figli" "Ascoltate i vostri figli, insegnate la cura, non a coltivare sogni di gloria e ricchezza. Questa è una scuola dedicata a un oppositore del fascismo, rispettatela": le parole della preside Tina Gesmundo (Milleunadonna.it)
«No, assolutamente». «Loro sono abituati al fatto che io promulghi questi valori e devo dire che alcuni di loro hanno ravvisato una certa vivacità eccessiva negli alunni dei primi anni. La mia esternazione all'open day era un'esortazione, che poi è stata caricata, in certi casi falsata. (Vanity Fair Italia)