La riforma dei medici di famiglia non piace e allarma, la Fimmg convoca i sindaci

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La Stampa SALUTE

La coperta è corta, tirarla da una parte o dall’altra non ripara dal freddo e non risolve il problema. Così la maggior parte dei medici di base valuta la bozza di riforma che porterebbe i dottori di famiglia a lavorare come dipendenti delle Asl per 38 ore settimanali, con una parte della giornata dedicata ai pazienti e il resto alla programmazione territoriale, pur garantendo in linea teorica una presenza costante per i cittadini. (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri media

I Mmg sono liberi professionisti che operano in convenzione con l’Asl. Questa stabilisce obblighi formativi, orari, reperibilità e tutte le condizioni del servizio offerto, inclusi i compensi, tarati sul numero di mutuati e sull’anzianità di servizio. (Il Fatto Quotidiano)

“Non si capisce quale inerzia si possa imputare al Ministero della Salute, né si comprende se esista una o più Conferenze delle Regioni, visto che la mano sinistra non sembra sapere cosa faccia la destra e non tutte le Regioni sembrano concordare sulla "Riforma" da realizzare. (Doctor33 )

Riproduzione riservata di Movimento Medici di Medicina Generale per la Dirigenza- Gentile Direttore,nel mese di febbraio 2024 un gruppo di lavoro del “Movimento Medici di Medicina Generale per la Dirigenza” ha prodotto e pubblicato il suo “Documento di Posizione” che nasceva dalla necessità di contribuire, con la propria visione di cambiamento, al dibattito in corso sulla riprogettazione delle cure primarie italiane in ragione dell’evidenza della profonda crisi del sistema territoriale a 50 anni circa dalla riforma del 1978. (Quotidiano Sanità)

Dopo la lettera di richiamo sulla "ormai intollerabile" mancata applicazione del decreto sulle liste di attesa inviata al presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga e il "disagio" dell’ente per la presa di posizione del titolare della Salute, lo scontro si è acuito e a essere chiamati in causa sono stati anche i medici di famiglia che, dal canto loro, si schierano con il ministro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Poi i Governatori che rimandano la palla a Orazio Schillaci imputandogli l’inerzia sulla riforma dell’assistenza territoriale e dei medici di base. Prima il ministro che accusa le Regioni di non fare nulla per ridurre le liste di attesa. (La Stampa)

Il presidente della Regione Eugenio Giani oggi ha presieduto la seduta della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome (CRPA) convocata nella capitale. Giani, che fa parte dell’ufficio di presidenza della Conferenza, ha presieduto su delega di Massimiliano Fedriga, assente per impegni istituzionali. (Toscana Notizie)