Oto Melara, Cingolani: “Si parlava di vendita, oggi la mettiamo al centro dell’Europa. In arrivo commesse e lavoro grazie all’accordo con Rheinmetall”

Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
CittaDellaSpezia ECONOMIA

"Sino a 15 mesi fa si parlava di vendita di questo stabilimento, oggi siamo a presentare un accordo che porterà al potenziamento del sito produttivo e all'aumento dell'occupazione e che lo colloca al centro dell'Europa". L'amministratore delegato e direttore di Leonardo, Roberto Cingolani, ha riassunto così il percorso che ha visto protagonista l'ex Oto Melara nell'ultimo anno e mezzo. Un cammino che si snoda in un periodo storico di grande cambiamento e nel quale sembra non esserci un secondo da perdere. (CittaDellaSpezia)

Ne parlano anche altri media

"Le tecnologie che svilupperemo con Rheinmetall sul nuovo carro armato per l'esercito italiano potrebbero essere molto competitive anche per il futuro European main battle tank, ma non è una partita chiusa, noi possiamo guardare a ulteriori alleanze, Knds o altri operatori in un'ottica di main battle tank allargata potrebbero senz'altro entrare in un programma europeo più ampio, Leonardo è assolutamente aperta". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

L'incremento delle commesse già ricevute dall'Esercito italiano e le prospettive di ulteriore crescita sulla base dell'accordo in fase di perfezionamento con Rheinmetall illustrate oggi dall'amministratore delegato Roberto Cingolani, infatti, porteranno a una importante crescita della produzione che, oltre a nuove assunzioni, richiederà anche maggiori spazi. (CittaDellaSpezia)

L’artefice del nuovo destino di Leonardo, l’uomo forte delle trattative internazionali, si siede al tavolo delle riunioni, al piano nobile dell’ex stabilimento Oto a La Spezia, con una camicia azzurra a righe. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La prossima joint venture tra Leonardo e Rheinmetall

Dal collasso del accordo con KNDS all’intesa con Rheinmetall Come è noto, un primo accordo era stato sottoscritto con KNDS (gruppo formato da Nexter Group e Krauss Maffei Wegmann) nel 2023 ed avrebbe dovuto portare alla produzione in Italia di una versione del Leopard 2A8 con forte contenuto dell’industria italiana; peraltro, l’intesa è naufragata per una serie di problemi irrisolti ed irrisolvibili legati all’impossibilità di pervenire a concrete sinergie industriali tra i due Gruppi. (Ares Osservatorio Difesa)

Grandi numeri, sicuramente diminuiti rispetto ai tempi eroici, ma comunque sempre forti e destinati in un paio d’anni ad aumentare. Dall’incubo cessione, chissà con quali conseguenze occupazionali per le migliaia di dipendenti, alla promozione ad un ruolo centrale della difesa in Europa (LA NAZIONE)

Entro settembre Leonardo conta di siglare la joint venture con Rheinmetall per produrre il nuovo carro armato per l'esercito italiano sulla base del «Panther» sviluppato dal gruppo tedesco e entro fine 2024 di firmare il contratto con il Ministero della Difesa per consegnare il primo «main battle tank», successore del carro armato Ariete, alle forze armate italiane entro al massimo 36 mesi. (Corriere della Sera)