Turetta e il carcere, cosa rischia? Il suo avvocato: «Sarà una sentenza pesante, nessuna possibilità di metterlo in buona luce»

Turetta e il carcere, cosa rischia? Il suo avvocato: «Sarà una sentenza pesante, nessuna possibilità di metterlo in buona luce»
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Per Filippo Turetta «prevedo una commisurazione della pena della giusta severità». Così il professor Giovanni Caruso, difensore di Turetta, commenta con l'Ansa il processo che vede il giovane imputato per l'omicidio di Giulia Cecchettin. Anche se, spiega Caruso, «che i processi per reati come i femminicidi vengano definiti con l'ergastolo è abbastanza frequente. E' una possibilità». Filippo Turetta e il carcere, le ipotesi Dopo il lungo interrogatorio di ieri in Corte d'Assise a Venezia, il legale non ha più sentito Turetta - «sicuramente era scosso» - Essendo stato esaurito con l'udienza di ieri l'esame dell'imputato - la seduta del 28 è stata infatti annullata - è possibile che Turetta non si ripresenti più in aula: «dipenderà da lui», ma «in astratto, dal punto di vista processuale, non è più necessario». (ilmessaggero.it)

Su altre fonti

All’indomani dell’interrogatorio di Filippo Turetta davanti alla corte d’ assise di Venezia, ecco il memoriale di 80 pagine scritte dal 22enne in cui racconta quello che è accaduto la notte dello scorso 11 novembre e gli ultimi mesi prima di uccidere Giulia. (ANTENNA TRE)

"In quel momento sentivo di aver perso per sempre la possibilita' di tornare insieme a Giulia, il fatto che lei aprisse a questo. Cosi' Filippo Turetta che piange in aula, durante la seconda udienza del processo per omicidio di Giulia Cecchettin, e spiega il motivo dell'omicidio rispondendo all'avvocato di parte civile Nicodemo Gentile. (Tiscali Notizie)

E, come in tutte le storie, si deve partire dall’inizio, dai primi indizi di una storia che, purtroppo, appariva già drammaticamente scritta. (ilgazzettino.it)

Turetta, l'avvocato Caruso: «Ergastolo? Prevedo una pena della giusta severità, sarà pesante»

E, come in tutte le storie, si deve partire dall’inizio, dai primi indizi di una storia che, purtroppo, appariva già drammaticamente scritta. (ilgazzettino.it)

Nell'interrogatorio durato quasi sei ore, Turetta ha raccontato in aula gli ultimi tragici momenti di Giulia, affermando di averla colpita per "non farla soffrire". (La Nuova Venezia)

Ieri, 25 novembre, Turetta è comparso in tribunale e per oltre 5 ore ha raccontato i dettagli di quei momenti: le coltellate, la rabbia, la lista delle cose terribili che voleva fare a Giulia e che confermerebbe la premeditazione. (ilgazzettino.it)